"Mancati investimenti nella rete
elettrica regionale, impianti vetusti, pensionamenti ai quali
non seguono nuove e necessarie assunzioni di personale": sono
alcune delle criticità lamentate dai lavoratori di
E-distribuzione, azienda del Gruppo Enel, e supportate dal
sindacato Ugl Chimici-Energia.
Una nutrita delegazione di lavoratori ha scioperato e
manifestato stamattina davanti alla sede Enel di viale Aldo Moro
a Olbia, in concomitanza con le protesta nelle altri sedi sparse
nell'isola e in Italia. "Si tratta di una vertenza regionale che
riguarda i mancati investimenti fatti dall'azienda e che
provocano disservizi alle imprese sarde e galluresi e ai
cittadini - spiega Franco Perna segretario regionale Ugl
Chimici-Energia -. I nostri impianti sono datati e i nostri
lavoratori devono cercare di riparli per garantire un servizio
alle persone, ma non si può reggere un servizio elettrico
regionale con la sola buona volontà delle persone e dei
lavoratori".
Operatori che oggi chiedono maggiori tutele e garanzie di
sicurezza sul lavoro durante i turni di reperibilità, il
contenimento del numero di ore di straordinario richiesto che
annullano gli spazi tra vita e lavoro e un miglioramento del
clima del lavoro ritenuto "tossico" a causa di prese di
posizione dell'azienda definite "incomprensibili".
"Non stiamo chiedendo soldi o aumenti di stipendio - continua
Perna - chiediamo di migliorare le condizioni di lavoro; molti
giovani appena assunti si stanno licenziando proprio per
l'impossibilità a sostenere certi turni".
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