"Alla presidente della Regione
Alessandra Todde, alla quale, insieme ai componenti del nuovo
Consiglio regionale, facciamo le congratulazioni e gli auguri di
buon lavoro, rivolgiamo l'invito a ribaltare lo schema seguito
dalla maggioranza uscente e inaugurare una nuova stagione di
dialogo con le forze sociali, investendo sul valore e sulla
risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano": lo ha
detto il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante, che
richiama anche l'urgenza di "riportare il lavoro al centro del
dibattito politico e della vita pubblica".
Le proposte e le priorità della Cgil Sardegna sono state
esplicitate più volte e consegnate all'attenzione dei candidati:
"Sull'insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare
l'ampiezza e l'intensità del cambiamento nei metodi e negli
indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede"
prosegue Durante assicurando che "nella Cgil, la nuova
presidente e il nuovo governo regionale troveranno una forza
sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli,
lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei
cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli
anziani della Sardegna".
In diverse occasioni, nel corso della legislatura che si è
appena conclusa, la Cgil ha sottolineato "le carenze nell'azione
politica e amministrativa della maggioranza sardo-leghista e di
destra, esprimendo giudizi negativi sulla gestione delle più
importanti emergenze dell'Isola: quella occupazionale, il
disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i
giovani e il disinteresse per la qualità dell'istruzione e il
diritto allo studio; le crescenti difficoltà in tema di mobilità
interna ed esterna legate all'inadeguatezza delle infrastrutture
ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della
continuità territoriale; l'assenza di politiche per l'industria,
per l'energia, per i diversi settori produttivi; il perdurare
del fenomeno dello spopolamento e del declino delle aree
interne".
"Il presidente, la Giunta e la maggioranza della legislatura
che di è chiusa - aggiunge il segretario della Cgil - hanno
scelto di non confrontarsi con il sindacato, limitandosi a
sporadici incontri formali e rendendo evidente che il rapporto
con le organizzazioni dei lavoratori non costituiva né una
priorità né una opportunità da cogliere".
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