La moratoria sui nuovi impianti
eolici in Sardegna, annunciata dalla presidente eletta
Alessandra Todde, "sarebbe un atto che è sempre stato ritenuto
illegittimo. Non è consentito dalla normativa fare moratorie su
queste attività. Le autorizzazioni seguono un processo
amministrativo fissato dalla legge. Si possono bocciare gli
impianti, ma non si può dire da oggi non si possono fare". Lo ha
detto all'ANSA il presidente dell'associazione delle imprese
dell'eolico, Simone Togni, alla fiera delle rinnovabili Key a
Rimini.
L'annuncio della presidente eletta della Sardegna per Togni
"è un film già visto. La Regione, parlo della precedente giunta,
non ha agevolato lo sviluppo delle rinnovabili. Sono state tutte
ferme in questi anni. Non mi sento di fare una valutazione su
una dichiarazione, aspettiamo che vengano fatti degli atti. Noi
siamo sempre rispettosi delle decisioni di chi sta al governo.
Vedremo quali provvedimenti andrà a prendere e li valuteremo".
"Le rinnovabili si possono bloccare in tanti modi - ha
aggiunto il presidente dell'Anev -. Si possono bloccare dicendo
di volerle fare e poi non rilasciando i pareri positivi, lo
vediamo in tante regioni. La nuova presidente con la sua giunta
potrà definire dei criteri nuovi, ai quali gli operatori si
adegueranno. In Saredegna non si facevano prima gli impianti di
rinnovabili, non si faranno anche dopo. E' un peccato per quella
terra, che ancora immagina id inseguire la chimera dell'hub del
gas, che non solo non porterà ricchezza, ma non consentirà uno
sviluppo sostenibile di quella regione".
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