Dieci produzioni originali, una
coproduzione, 22 ospiti dal palco di Berchidda a quelli sparsi
per l'isola, l'Italia e l'Europa e 300 artisti provenienti dal
Mediterraneo. Sono i numeri di "Insulae Lab", il centro di
produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del
Mediterraneo pensato dal musicista Paolo Fresu come spin-off
laboratoriale e performativo di Time in Jazz, la rassegna che ha
fatto di Berchidda la patria sarda del jazz.ma che ormai spazia
in giro per l'Europa e il Mediterraneo.
L'evento vuole creare un ponte tra Corsica, Sicilia, Elba,
Malta, Baleari, isole greche e approdare là dove esistono altri
centri di produzione del jazz, da Pescara a Novara, da Roma a
Firenze e Pisa. "Insulae Lab si pone come luogo di raccordo tra
le creatività isolane del Mediterraneo e dà un senso e una
risposta ai bisogni culturali delle periferie", spiega Paolo
Fresu. "È un presidio musicale e culturale permanente, in
continua ricerca di connessioni con il territorio e con le altre
culture", gli fa eco Mattea Lissia. Perché, come afferma il
sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu, "le piccole comunità della
Sardegna non possono svincolarsi dalla cultura".
Tra i protagonisti della terza annata ci sono Martin Mayes,
Carlo Spiga, Massimiliano Dragoni, Rino Cirinnà, Seby Burgio,
Francesco Puglisi, Francesco De Rubeis, Ivan Segreto, Pietro
Lussu, Felice Montervino e tanti altri. Annunciati tra gli
ospiti il Massimo Russino Trio, Chiara Effe e Alain Pattitoni,
Nodias, Andrea Sabatino e Fabio Zeppetella, Cristina Donà e
Saverio Lanza e un lunghissimo elenco di artisti di primissimo
piano. Ma tra le novità c'è anche la selezione per una residenza
artistica dal 18 al 21 novembre per formazioni composte da
artisti che al 31 maggio non abbiano compiuto 36 anni.
Attraverso il sito www.insulaelab.com e sui canali social
dell'evento è possibile scoprire l'intero programma, che
prenderà il via l'8 marzo alle 21.30 al "Monk" di Catania con la
produzione originale Insulae Songs.
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