Conoscono bene il funzionamento
del sistema circolatorio, del sistema respiratorio, conoscono
gli organi del corpo umano e in tanti, in caso di richiesta di
soccorso, sanno di dover comporre il nuovo numero 112 per le
emergenze. Sono gli alunni delle quinte A e B della scuola
primaria di via Genova dove, nei giorni scorsi, si è svolto il
primo incontro del progetto Basi di primo soccorso tra i banchi
di scuola", ideato e organizzato dal personale medico e
infermieristico della Medicina d'Urgenza, in collaborazione con
la struttura di Formazione, ricerca e sperimentazione clinica
dell'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.
L'obiettivo degli incontri è quello di far acquisire ai
bambini coinvolti competenze cruciali come il riconoscimento
delle situazioni di pericolo, le tecniche di primo soccorso, e
ancora le prime nozioni delle tecniche salvavita. "Si tratta di
un progetto che nasce un po' per gioco - ha detto Antonella
Sanna, medico della Medicina d'Urgenza - e anche perché si
sentiva l'esigenza di iniziare un percorso di questo tipo nella
scuola, che rappresenta l'ambiente più idoneo per insegnare le
tecniche di primo soccorso".
E i bambini di via Genova, sotto il controllo attento dei
loro istruttori d'eccellenza, si sono cimentati nelle tecniche
salvavita, dalle compressioni cardiache sui manichini, alla
respirazione con il pallone Ambu quindi alla manovra di Heimlich
che si esegue per prevenire il soffocamento. Non sono mancate le
domande sulla prevenzione, su come riconoscere le situazioni di
pericolo e sulla sicurezza.
"Si tratta di un progetto dalla forte valenza educativa - ha
detto Maria Grazia Falchi, dirigente scolastico dell'Istituto
comprensivo statale "Pasquale Tola" di Sassari - sia nell'ambito
dell'educazione alla salute e al benessere e anche per quanto
riguarda l'educazione civica. Siamo lieti di questa
collaborazione con l'Aou, perché se ci uniamo assieme, in una
comunità di buone pratiche, iniziando dai bambini, possiamo
migliorare la consapevolezza di cittadinanza".
"Dai banchi di scuola - ha aggiunto il direttore del Pronto
soccorso, Paolo Pinna Parpaglia - si possono già acquisire certi
fondamenti che, poi, sono indispensabili per conoscere i
meccanismi del soccorso. E' un momento educativo, perché si
cresce con la cultura dell'urgenza che è fondamentale, in una
civiltà in cui l'intervento tempestivo è determinante nel
salvare una vita umana".
I prossimi incontri saranno con le classi di via Washington e
di via Civitavecchia.
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