Il disagio adolescenziale e i
disturbi dell'alimentazione e della nutrizione (anoressia,
bulimia, binge eating), alla luce delle conseguenze del Covid,
rappresentano una vera e propria epidemia che ha fatto
registrare un incremento preoccupante tra ragazze e ragazzi e
non solo. Queste patologie affliggono nel mondo 55 milioni di
persone, in Italia tre milioni e mezzo, il 5% della popolazione.
L'attesa media per essere presi in carico dal servizio
sanitario nazionale è dai 3 ai 6 mesi: "dai disturbi del
comportamento alimentare si guarisce, se la patologia è presa in
tempo e se si viene curati, ma si può anche morire". Per questo
motivo il 15 marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto
Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare e per
tutto il mese di marzo, la rete Food For Mind presente a
Cagliari ed in altre 19 città (Bari, Bergamo, Campobasso,
Catania, Foggia, Genova, Jesi, Livorno, Milano, Napoli, Palermo,
Roma, Reggio Calabria, Sassari, Savona, Torino, Trieste,
Varese, Mestre) apre le porte permettendo ai cittadini di
accedere gratuitamente ad una diagnosi corretta e consigli
rapidi ed efficaci.
Dal 2019 c'è stato un aumento dell'incidenza dei casi del
147%, complice la pandemia. L'età di esordio di questa patologia
è in diminuzione, mentre la diffusione nella popolazione
maschile è in aumento, 2 pazienti su dieci hanno meno di 14
anni, 2 su 10 tra i 12 ed i 17 anni sono di sesso maschile,
(dati 2023). Le diagnosi più frequenti sono state nel 2022 il
36% di anoressia, il 18% di bulimia ed il 12 % di binge eating.
Durante la pandemia si è riscontrato il 48% di ricoveri per i
disturbi alimentari e della nutrizione, il 60% dei pazienti
hanno riportato un peggioramento dei comportamenti alimentari
restrittivi, il 32% sono i pazienti che hanno riportato un
aumento delle abbuffate, mentre il 12% dei pazienti hanno avuto
un aumento delle strategie compensatorie.
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