Dipende tutto dall'esito della
perizia psichiatrica, cui si è sottoposta oggi la dottoressa
Alba Veronica Puddu, 53 anni di Tertenia, condannata
all'ergastolo in primo grado per omicidio volontario aggravato,
circonvenzione di incapace e truffa, il processo in Corte
d'Assise d'appello a Cagliari contro la professionista accusata
di aver curato pazienti affetti da tumori con metodologie
alternative - ultrasuoni, radiofrequenze e rivitalizzazioni del
sangue - che avrebbero ridotto l'aspettativa di vita dei malati
e accelerato la loro morte.
La perizia psichiatrica era stata richiesta dagli avvocati
difensori dell'imputata, Gianluca Aste e Michele Zuddas, e dal
procuratore generale Luigi Patronaggio. Se fosse accertata
l'incapacità di intendere e di volere, in tutto o in parte,
cambierebbe il verdetto: nel primo caso si andrebbe verso
l'assoluzione, nel secondo potrebbe essere condannata a una pena
più mite.
La professionista stamani si è sottoposta al primo dei tre
esami peritali previsti dalla Corte, il secondo sarà domani e
l'ultimo il 9 aprile. In un'aula messa a dispozione nel palazzo
di giustizia di Cagliari, l'imputata ha risposto alle domande
dello psichiatra Elvezio Pirfo - già perito di Annamaria
Franzoni nel caso Cogne e più recentemente nel processo ad
Alessia Pifferi - e dei consulenti di parte, Paolo Milia per la
difesa e Diego Primavera per le parti civili. La perizia e la
relazioni dei consulenti saranno discusse nell'udienza già
fissata per il 24 maggio.
I familiari delle vittime si sono costituite parte civile con
gli avvocati Rita Dedola, che rappresenta la vedova dell'unico
paziente la cui morte è stata attribuita alla dottoressa nel
processo di primo grado, Mauro Massa e Gianfranco Sollai.
L'indagine era partita dopo un'inchiesta della trasmissione
Le Iene del 19 novembre 2017, in onda su Italia 1, in cui
venivano segnalati casi di malati oncologici che avevano
abbandonato le terapie tradizionali per quelle proposte da
Puddu. Nel maggio 2018 il gip aveva interdetto la dottoressa
dall'esercizio della professione medica, ma prima ancora era
stata oggetto di un procedimento disciplinare da parte
dell'ordine dei medici di Nuoro.
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