Si è tenuta oggi a Oristano la
riunione convocata dalla Provincia, alla presenza dei
rappresentanti del Corpo forestale e della Asl locale, per
discutere sulle attività da mettere in campo, quanto prima, per
monitorare e quindi contenere le popolazioni di cinghiale che
nelle ultime stagioni stanno creando numerosi danni alle
colture, incidenti stradali e situazioni di pericolo per le
comunità che vivono nell'area dell'Oristanese.
Si partirà con tali interventi dalla zona del Sinis, in
particolare da Cabras, dove lo stesso sindaco ha sollevato più
volte la questione coinvolgendo le autorità competenti.
All'incontro di oggi erano presenti tutti gli 80 coadiutori,
formati e autorizzati dalla provincia di Oristano, a intervenire
sul territorio. I prossimi passi prevedono l'individuazione
delle aree più critiche e una rapida azione di contenimento a
partire proprio dalla penisola del Sinis.
Le attività, condotte in stretta collaborazione con Corpo
forestale e Asl, coinvolgeranno anche agricoltori e allevatori
nelle cui proprietà si porteranno avanti i depopolamenti.
"L'auspicio è che queste azioni di controllo e monitoraggio
delle specie selvatiche - afferma il presidente di
Confagricoltura Oristano, Tonino Sanna - possano contribuire a
tutelare le attività agricole, ma anche la biodiversità delle
nostre campagne, spesso minacciata dallo sviluppo fuori
controllo di una popolazione animale rispetto a un'altra: il
cinghiale infatti, se troppo diffuso, rischia di mettere a
rischio la presenza di altri mammiferi o uccelli a partire dalle
pernici fino alle lepri, passando per altre piccole specie di
volatili".
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