Nessun calendario pubblico dei
colloqui ma gli incontri bilaterali già avviati non sono solo
informali, in attesa della proclamazione degli eletti in
Consiglio regionale che potrebbe avvenire tra questo fine
settimana e i primi giorni della prossima. Alessandra Todde,
presidente della Regione Sardegna in pectore, ha impresso
un'accelerata per trovare la quadra sulla nuova giunta e farsi
trovare pronta all'appuntamento della prima seduta
dell'assemblea sarda, quando dovrà presentare la sua squadra di
governo.
Secondo il poco che trapela gli incontri - oggi tocca a Demos
e Orizzonte Comune - si stanno svolgendo in un "clima sereno"
tra le forze politiche che sanno già quali sono i criteri di
massima che verranno adottati: un assessorato ogni tre eletti,
pochi consiglieri in giunta (massimo il 30%, ossia 3/4) e
"discontinuità" rispetto al passato. Certo è che Alessandra
Todde, che vorrebbe tenere per sé due caselle (forse una se nel
calcolo delle preferenze il Pd avrà 11 eletti anziché 12 a
favore di uno in più per M5s), non vorrà imposizioni di sorta.
Ma le variabili sono tante: c'è da valutare se lo scranno del
presidente del Consiglio regionale, che spetterebbe al primo
partito della coalizione, il Pd, entrerà nel calcolo dei posti
da assegnare. Poi c'è da affrontare anche la questione della
consigliera più votata in assoluto, Desirè Manca di M5s, e le
aspettative dei partiti che, rispetto al risultato hanno
ottenuto un solo consigliere o nessuno, ma che hanno contribuito
al raggiungimento dell'obiettivo e attendono un giusto
riconoscimento. Quindi le competenze, chiave di volta per dare
immediata operatività ad alcuni assessorati chiave: Sanità,
Bilancio e industria.
A questo si aggiunge una delle priorità indicate dalla stessa
Todde il giorno dopo lo scrutinio, la riforma della legge 1 di
organizzazione della Regione. Anche in questo caso: verranno
accorpati assessorati? Che fine farà quella che l'opposizione ha
chiamato "legge poltronificio" e ha osteggiato nella scorsa
legislatura? Domande che dovranno avere una risposta prima di
entrare in Aula per la prima volta.
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