Tra le tante delibere approvate
dalla giunta regionale uscente a due giorni dal voto, una in
particolare sta mobilitando i centri specialistici e laboratori
di analisi privati, già sul piede di guerra per il nuovo
tariffario nazionale per la specialistica ambulatoriale che
potrebbe portare a uno stop delle prestazioni in convenzione
dall'1 aprile prossimo.
"La delibera del 23 febbraio 2024, n. 5/43 infatti decide i
volumi di prestazioni per il triennio 2024-26, decisione che
ovviamente spetterebbe alla nuova giunta regionale: di fatto
lascia immutate le prestazioni rispetto agli anni precedenti,
ferme ormai da oltre 10 anni,
nonostante la volontà palesata dall'Ares e dal governo centrale
di incrementare la spesa per la specialistica ambulatoriale
nella speranza di avvicinarsi al soddisfacimento del fabbisogno
della popolazione sarda - spiega il presidente Federlab Sardegna
Enrico Tinti -
La distribuzione dei volumi di queste prestazioni, inoltre,
continua a violare i princìpi per il quale già diverse volte
l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha redarguito
la Regione poiché impedisce ai pazienti di poter scegliere la
struttura alla quale rivolgersi, se non ovviamente a proprie
spese".
"Dopo anni di tagli, dunque, si continua a minare la libera
scelta del presidio di diagnosi e cura (come sancito dalla
Costituzione) da parte dei pazienti - osserva ancora Tinti - Ciò
comporterà certamente un allungamento delle liste di attesa e un
aumento della mobilità intra e inter regionale dei pazienti che
dovranno sostenere ulteriori spese a proprio carico per recarsi
ai controlli diagnostici. Ricordiamo per chi dimostra di avere
la memoria corta che la specialistica ambulatoriale eroga in
Sardegna il 60% delle prestazioni specialistiche convenzionate e
che questo servizio di eccellenza
viene effettuato con lo stanziamento di appena il 2,5% della
spesa per la sanità isolana. Nelle altre regioni d'Italia lo
stanziamento si attesta attorno al 5%.
Ci si auspica che la nuova giunta entrante possa porre rimedio
anche a questo".
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