Ha una profonda ferita da arma da
taglio su una coscia e una vistosa tumefazione al volto
Valentina Casu, la 30enne arrestata per il tentato omicidio del
padre la notte tra venerdì e sabato scorsi, nella loro
abitazione a Osilo (Sassari). Ferite e contusioni per cui la
notte stessa dell'arresto era stata curata al Pronto soccorso di
Sassari prima di essere trasferita in carcere.
La donna, assistita dall'avvocata Patrizia Marcori,
stamattina si è presentata in tribunale dal gip Sergio De Luca
per l'interrogatorio di garanzia. Il giudice non ha convalidato
l'arresto in flagranza, perché eseguito solo sulla base delle
dichiarazioni della persona offesa e di terzi e ha ordinato la
misura cautelare della detenzione in carcere per la 30enne.
Il gip ha inoltre disposto con la massima urgenza una perizia
psichiatrica per stabilire la capacità di intendere e di volere
della 30enne al momento del reato contestato, valutare se possa
affrontare il giudizio e se possa rappresentare una pericolosità
sociale. L'incarico per eseguire la perizia psichiatrica è stato
affidato alla professionista Claudia Granieri.
Nell'interrogatorio di garanzia Valentina Casu si è avvalsa
della facoltà di non rispondere ma ha voluto rilasciare
dichiarazioni spontanee: "Sono sconvolta. Non ho mai voluto
uccidere mio padre", ha detto.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, in seguito
all'intervento dei carabinieri della Compagnia di Sassari, che
hanno sentito anche i genitori della 30enne, la donna intorno
all'1,30 della notte fra venerdì e sabato scorsi è entrata nella
stanza dove dormivano i genitori e avrebbe aggredito il padre
sferrando più coltellate. L'uomo è rimasto ferito lievemente a
un avambraccio e a un braccio.
Curato dai medici del Pronto soccorso del Santissima
Annunziata, a Sassari, era stato dimesso dopo poche ore.
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