"Trento ha giocato un'eccellente
partita, i nostri avversari sono stati aggressivi, solidi, ci
hanno messo in difficoltà, e noi non siamo stati abbastanza
continui per riuscire a rientrare". Così il coach Nenad Markovic
legge la sconfitta della sua Dinamo Banco di Sardegna Sassari
sul parquet di Trento. Sabato sera la Dolomiti Energia si è
imposta per 87-76 grazie soprattutto alle 14 triple su 30
tentativi dall'arco. "Noi non abbiamo avuto abbastanza energia,
eravamo spesso due metri dietro, arrivavamo due secondi dopo",
sentenzia il tecnico bosniaco. "Abbiamo fatto anche delle buone
cose - aggiunge - ma troppo poco per rimontare".
Reduce dalle tre vittorie consecutive contro le prime tre
della classe, Sassari si era presentata in Trentino nelle
migliori condizioni mentali e fisiche, spinta dal ritrovato
entusiasmo di tutto l'ambiente e determinata a giocarsi sino
alla fine la possibilità di accedere ai playoff. Markovic aveva
messo in guardia i suoi sulla difficoltà di misurarsi con una
pari grado senza rappresentare più una sorpresa, dato che i
successi con Bologna, Venezia e Brescia avevano fatto venire
allo scoperto un gruppo totalmente rigenerato dal cambio in
panchina tra Piero Bucchi e lui.
In realtà la Dinamo ha dovuto fare i conti con l'infortunio
di Jefferson, il cui innesto è stato uno dei fattori
determinanti nella metamorfosi biancoblu, nelle prime battute
del match. Senza il suo attuale leader, Sassari ha faticato a
tenere testa alla squadra di coach Paolo Galbiati, che è sempre
stata avanti ed è stata abile a stoppare sul nascere ogni
tentativo di rimonta biancoblu. In generale al Banco è mancata
la continuità rispetto ai livelli di intensità con cui si era
espresso nelle ultime uscite, ma sabato 30 marzo avrà la
possibilità di riscattarsi immediatamente sul campo della Happy
Casa Brindisi e continuare la rincorsa verso la post season.
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