Scoprire la Sardegna a piedi, a
passo lento, dalle coste all'interno, dal nord al sud e al
centro attraverso 8 cammini: minerario di Santa Barbara, 100
Torri, Santu Jacu, Sant'Efisio, San Giorgio, Francescano, dei
Beati, la Via dei Santuari. E poter così ammirare lungo strada
nuraghi, eremi, chiese, siti minerari e archeologici, calette,
boschi, borghi, paesaggi di straordinaria bellezza, l'isola con
la sua identità, il suo patrimonio naturalistico,
architettonico, enogastronomici, storico, religioso e culturale.
Per rendere fruibili i percorsi da percorrere in comodità e
sicurezza la Regione ha destinato tre milioni e mezzo di euro,
stanziati dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo - Funt del
Ministero del Turismo - per infrastrutturare la rete degli 8
cammini già esistente in Sardegna: 3.500 chilometri, 180 tappe,
8 destinazioni di pellegrinaggio, 16 luoghi francescani, 220
comunità.
Dall'1 al 5 ottobre, rinnovati e attrezzati, i cammini
saranno inaugurati in occasione della 3/a edizione di "Noi
Camminiamo in Sardegna", progetto di rete di turismo lento
voluto dall' assessorato regionale al turismo e legato ai
percorsi religiosi e identitari. Il progetto si rafforza dunque
con la creazione delle infrastrutture lungo i tragitti, per
puntare su una vacanza in tutte le stagioni, il più possibile
nel segno della sostenibilità. Si potranno sperimentare di
persona 15 sentieri scelti dalle guide tra gli 8 cammini. Uno
spazio importante è riservato dunque al turismo spirituale. Sono
8 le destinazioni di pellegrinaggio e 16 i luoghi francescani
attraversati da questi cammini, monasteri, santuari, chiese,
località in cui santi, beati e martiri hanno vissuto.
Sono coinvolte oltre 100 strutture ricettive per l'ospitalità
dei camminatori: B&B, alberghi, affittacamere, motel e spazi
all'interno di conventi sono posizionati strategicamente intorno
alle tappe dei cammini e grazie alle convenzioni con la Regione,
la media per una notte si aggira intorno ai 40 euro.
Agevolazioni anche per quanto riguarda il ristoro, tra bar,
tavole calde, ristoranti, agriturismi per valorizzare anche il
comparto agroalimentare. L' iniziativa guarda anche al Giubileo
2025, che farà convergere in Italia 30 milioni di pellegrini da
tutto il mondo secondo le previsioni.
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