La stagione 2024 dell'offerta
turistica bittese riparte da pasquetta con interessanti novità
realizzate negli ultimi mesi nei diversi attrattori locali che,
insieme ad agriturismi e ristoranti presenti in paese e nelle
campagne, arricchiscono una rete dell'accoglienza collaudata già
da alcuni anni.
Nell'area museale, incastonata nei vicoli del centro storico
a monte della chiesa di San Giorgio Martire e di Corso Vittorio
Veneto, si potranno visitare il museo multimediale del canto a
tenore, unico nel suo genere in tutta la Sardegna, e quello
della Civiltà pastorale e contadina dove è stato realizzato di
recente un innovativo allestimento multisensoriale tra immagini
e suoni accompagnati dalla voce narrante dell'antropologo di
Bitti, Bachisio Bandinu. Un tuffo nel passato tra gli strumenti
della tessitura e della produzione del formaggio, ma anche negli
spazi della casa.
Cambiamenti importanti hanno riguardato anche il sito
nuragico di Romanzesu, grazie all'installazione di oltre centro
metri di passerelle, che permetteranno alle persone con
disabilità di raggiungere più agevolmente buona parte del
villaggio santuario. La cooperativa Istelai, che accoglie i
visitatori nei musei e a Romanzesu, proporrà l'opzione del
biglietto unico per accedere ai due siti. A completare l'offerta
turistica c'è il parco paleontologico dei dinosauri BittiRex, in
località "Sa 'e Leone", dove grandi e piccini potranno
passeggiare in una valle colorata da prati in fiore ed essenze
mediterranee, oliveti e vigneti e ammirare all'aperto gli
antichi abitanti del Cretaceo: i giganti erbivori e carnivori
realizzati a grandezza naturale e raccontati da guide esperte.
Sempre con le guide si potrà visitare il padiglione BittInsecta.
Il tour nel parco si potrà fare inoltre utilizzando i visori in
3D.
"Anche per questa stagione Bitti si ripropone nel panorama
del turismo interno della Sardegna con una larga offerta capace
di venire incontro alle esigenze di adulti, giovani e famiglie -
dice il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini - Da diversi anni
abbiamo avviato un percorso di collaborazione con gli operatori
locali così da costruire, passo dopo passo, un sistema di
accoglienza sempre più completo e su cui ancora c'è da
lavorare".
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