Botta e risposta, tra primo e secondo tempo, e Cagliari e Verona, appaiate in classifica, si spartiscono la posta, altissima, in palio, in vista del rush finale nella corsa salvezza. A otto giornate dalla fine prevale la paura di non perdere. E stavolta il Cagliari se l'è vista brutta. Sotto di un gol ha rischiato il tracollo, ha riagguantato il risultato grazie al gol dell'ex firmato Sulemana (appena entrato in campo) e nel finale ha provato a vincerla, ma senza l'esito fortunato di altre volte. Anche se, ad onor del vero, i rossoblù possono recriminare per un rigore non concesso per una trattenuta ai danni di Luvumbo. Doveri, evidentemente, non la giudica così influente - anche se l'attaccante angolano è solo davanti al portiere - e il Var nulla può. Ranieri recupera dall'infermeria Mina, Gaetano e Luvumbo ma l'ex Napoli resta in panchina. Il tecnico testaccino sceglie Shomurodov al fianco di Lapadula nel 4-4-2 iniziale. Con Suslov in panchina, dopo il piccolo infortunio nell'impegno con la nazionale, a centrocampo Baroni (oggi in tribuna per squalifica, sostituito da Del Rosso) schiera Serdar e Duda con Mitrovic preferito a Lazovic, poi in campo nella ripresa. Clima non certo primaverile alla Domus, con la pioggia che inizia a scendere proprio in avvio di partita. Il Cagliari prova a fare la partita, l'Hellas attende e non affonda. Poche le trame di gioco imbastite dai padroni di casa, che si affidano, come spesso visto in questo campionato, al lancio lungo dei difensori, e anche di Scuffet, verso le punte. Nessun tiro in porta, quello del Cagliari è uno sterile dominio. Spezzato, all'improvviso, allo scoccare della mezz'ora. Noslin giostra sulla destra senza trovare opposizione, mette in mezzo un pallone invitante che Bonazzoli, appostato al centro dell'area, spedisce alla spalle di Scuffet con un deviazione acrobatica. Cala il gelo alla Domus e Cagliari che rischia il tracollo dieci minuti dopo con Folorunsho, scattato sul filo del fuorigioco. Il numero 90 gialloblu, però, si fa ipnotizzare da Scuffet, bravo a respingere la conclusione ravvicinata. Nella ripresa Ranieri sceglie Viola per lo spento Shomurodov, mentre Baroni inserisce Lazovic. Scuffet salva proprio sul neo entrato in contropiede al 15'. Lazovic che trova anche il gol del raddoppio, ma il Var segnala il fuorigioco. Il triplo cambio di Ranieri porta bene al Cagliari. E' Sulemana, appena entrato in campo insieme con Prati e Oristanio, a raddrizzare la partita con il classico gol dell'ex. Finisce senza ulteriori emozioni.
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