Il casolare diroccato alla periferia
di Nuoro, il cui crollo ieri sera ha causato la morte di Patrick
Zola e Ethan Romano, di 15 e 14 anni, accoglie continue
processioni di amici e compagni di scuola delle due vittime.
Non si danno pace per ciò che è successo: "Erano sempre qui
Patrick e Ethan e in questo casolare venivamo anche noi, a volte
ci venivamo anche insieme a loro", così un gruppetto di
ragazzini che guardano storditi le macerie del casolare,
accompagnati dal padre di uno di loro, appena usciti dalla
veglia di preghiera nella chiesa di San Domenico Savio, a pochi
metri.
"Non riesco neanche a parlare per ciò che è successo -
scandisce l'uomo che guida i ragazzi in quel triste sopralluogo
- dentro ci poteva essere ognuno di questi ragazzini compreso
mio figlio. Qui venivano i ragazzi di questa generazione ma ci
sono venuto anche io da piccolo. Ultimamente dicevamo ai nostri
figli di non entrare dentro perché era sempre più pericoloso, ma
i ragazzi forse per il loro spirito di ribellione fanno anche
ciò che non devono fare. Questa è una grande tragedia, per noi e
per tutta la città oggi è il giorno del lutto".
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