Domenica 26 maggio (ore 20.30),
al Teatro Massimo di Cagliari, va in scena "La sciagura -
Cronaca di un governo di scappati di casa", il nuovo monologo di
Andrea Scanzi.
Il giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale
promette novanta minuti di risate, spesso amare, per raccontare
"la sconfinata pochezza di un governo composto per lo più da
scappati di casa".
Dopo il successo di Renzusconi (2018) e Il cazzaro verde
(2019-2020), Scanzi ritorna sul palcoscenico cagliaritano con un
nuovo spettacolo di satira politica, tratto dall'omonimo
bestseller edito da Paper First.
Scanzi porta in scena uno spettacolo ribelle e irriverente,
un'analisi tagliente del percorso politico di Giorgia Meloni, a
metà strada tra informazione e indignazione: "Rivendico
pienamente il titolo di questo spettacolo. Ho le scatole piene
del clima sussiegoso della stampa nei confronti della premier",
spiega Scanzi. Un governo che, per la firma de Il Fatto, è una
vera sciagura, "disastroso e incongruente", e le cui azioni
vengono raccontate con una fulminante lettura a partire "dalle
criticità della destra e dall'evanescenza colpevole di una
classe dirigente oltremodo imbarazzante".
Scanzi ricorda nomi, fatti, situazioni e non risparmia
nessuno: dalla seconda carica dello Stato La Russa "all'esimio
statista" Donzelli, dai treni del ministro Lollobrigida ai
quadri di Sgarbi. Ci sono gli "scivoloni seriali" del ministro
dell'istruzione Valditara e quelli del ministro della cultura
Sangiuliano, le inchieste su Santanché e Delmastro.
Spazio anche al ricordo di Paolo Borsellino ("ignobilmente
citato da questi governanti che con lui non c'entrano nulla") e
alle canzoni di Gaber e Guccini ("che Meloni ama, ma di cui
evidentemente non ha capito nulla").
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