"Il drastico ridimensionamento
dei fondi del Pnrr destinati alla sanità pubblica, voluto e
annunciato dal governo Meloni, non rappresenta solo un taglio di
bilancio, ma è un vero e proprio attacco alla salute dei
cittadini sardi e di tutta l'Italia". Lo ha scritto su Facebook
la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
"Con una riduzione di quasi 1,2 miliardi di euro dal Pnrr,
relativi prevalentemente a opere per la sicurezza sismica delle
strutture ospedaliere, e un conseguente taglio della spesa sulla
salute in rapporto al Pil, assistiamo a una manovra che mette a
rischio la capacità di garantire i servizi sanitari pubblici
essenziali alla nostra popolazione - aggiunge - Servirebbero, a
livello nazionale, 11 miliardi in più all'anno per tornare ai
livelli del 2008 e invece anche per i prossimi 2 anni non sono
previsti aumenti percentuali del rapporto tra spesa nella sanità
pubblica e Pil. E questo in un Paese come l'Italia dove già si
spende, sempre in rapporto al Pil, circa la metà di quanto viene
speso per la sanità in Francia e Germania. Si compromette così
non solo il presente ma anche il futuro del sistema sanitario, e
proprio in un momento in cui sarebbe necessario e urgente
rafforzarlo, visto anche il richiamo della Ragioneria di Stato a
rendere indisponibili le risorse preordinate all'entrata in
vigore delle nuove tariffe e quelle per l'aggiornamento dei Lea
(631 milioni di euro per il 2024 e a 781 milioni di euro dal
2025), che sino ad ora erano state utilizzate per coprire altre
inefficienze delle sanità regionali, fino a quando non si
garantirà l'effettivo utilizzo delle stesse per le finalità
indicate dalle norme".
"In sede di Conferenza delle Regioni è stato chiesto al
governo un impegno formale per l'eliminazione del
definanziamento o di prevedere in alternativa il reintegro dei
fondi, dichiarandosi pronti a ricorrere alla Corte
Costituzionale se tali richieste dovessero rimanere inascoltate
- osserva - La salute dei cittadini e delle cittadine non può
essere messa in pausa. Chiedo al governo di riconsiderare le
proprie priorità e di mettere la salute dei cittadini al primo
posto".
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