L'auspicio di una una "reciproca
e costante collaborazione tra la Giunta regionale e questa
Assemblea, con proficue interlocuzioni finalizzate a realizzare
le risposte legislative necessarie per soddisfare le aspettative
dei sardi" e l'obiettivo di "dimostrare che questa Assemblea è
la casa della democrazia e della partecipazione". Così il
presidente del Consiglio provvisorio per la seduta
dell'insediamento, Lorenzo Cozzolino, nel suo discorso che ha
preceduto l'inizio delle procedure di votazione per il
presidente dell'Assemblea sarda.
"In campagna elettorale abbiamo promesso che ci saremmo
occupati di risolvere le crisi che affliggono la nostra regione
- ha sottolineato il consigliere più anziano chiamato a
presiedere l'aula prima dell'elezione del nuovo presidente -,
ora, per farlo, dobbiamo aprire le porte del palazzo ma
soprattutto aprire le orecchie per saper ascoltare i reali
bisogni e per poter costruire dopo, con razionalità, le leggi
necessarie".
Un passaggio sui giovani, "non dobbiamo considerarli come
soggetti passivi, ma veri protagonisti della propria crescita in
un autentico rapporto educativo: sono loro il nostro futuro". E
poi le sfide della legislatura: sanità su tutte e trasporti, ma
anche agricoltura, pastorizia e ambiente, con lo sguardo rivolto
all'Unione europea.
"Questo è il compito che ci attende, e per quanto difficile
possa apparire - ha concluso con gli auguri di buon lavoro a
tutti i colleghi e le colleghe -, a esso dobbiamo dedicarci con
tutte le nostre forze per creare fiducia nel domani e nei
giovani e offrire migliori condizioni per una serena e pacifica
convivenza del nostro popolo".
Una curiosità: Cozzolino ha dovuto richiamare più volte i
suoi colleghi in aula indisciplinati al momento della prima
votazione per eleggere il presidente del Consiglio.
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