Sarà un passaggio di consegne
tutto gallurese quello che avverrà nelle prossime ore
all'assessorato del Bilancio e per la vice presidenza della
giunta, tra l'uscente Giuseppe Fasolino, rieletto con i
Riformatori, e l'attuale presidente del Pd, e secondo
consigliere più votato, Giuseppe Meloni.
"Tra noi - dice il neo assessore - c'è un rapporto di
amicizia, oltre che un rapporto leale e politico tra
rappresentanti delle istituzioni della Sardegna provenienti
dallo stesso territorio, un territorio così importante che
eredita la guida di questo assessorato così strategico. Sarà un
passaggio di consegne non solo formale - spiega - ma cercheremo
di capire quali sono i problemi irrisolti che meritano
particolare attenzione da subito e sono sicuro che Giuseppe
Fasolino darà una mano in questa direzione e non si sottrarrà".
Meloni risponde ai giornalisti sulle prossime mosse:
"Innanzitutto adesso dobbiamo pensare al rendiconto, che non
riusciremo ad approvare entro il 30 di aprile - chiarisce -,
dobbiamo verificare in tutti gli assessorati se è stato portato
avanti il lavoro per la sua approvazione e poi ci sarà una
variazione d'assestamento, che prevedo nel corso dell'estate e
nella quale inizieremo a incidere e dare un primo segnale della
nostra attività".
"Quello che potremo fare lo faremo da subito perché è giusto
intervenire su questa finanziaria che stiamo ereditando, ma -
sottolinea il numero due della giunta - se ci dovesse essere,
come speriamo, una massa manovrabile, siamo convinti di poter
incidere da subito". Quanto all'incarico da presidente del Pd,
Meloni annuncia che lo lascerà, anche se "in realtà non c'è
un'incompatibilità formale per quanto riguarda il presidente e
il ruolo nell'esecutivo, però - precisa - c'è una valutazione
che sarà fatta dagli organismi del partito, ora abbiamo
l'urgenza dell'avvio di legislatura e delle amministrative, ne
parleremo subito dopo".
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