"Dopo la rottura di una paratia
di pertinenza dell'Enas, sono ben 15 giorni che perdura
l'emergenza idrica nella bassa valle del Coghinas, dove di fatto
si è interrotto il servizio irriguo. A poco sono servite le due
pompe idrauliche che l'Enas ha attivato per immettere acqua
nelle condotte. La situazione rischia di precipitare in un
periodo caratterizzato da temperature ben al di sopra della
media con parte delle colture estive già messe a dimora".
L'allarme arriva dal presidente di Confagricoltura Sassari
Olbia-Tempio, Stefano Taras, che in questi giorni ha raccolto
diverse segnalazioni giunte dagli agricoltori che lavorano nei
campi della valle del Coghinas, il distretto più importante del
nord Sardegna nella produzione delle orticole in pieno campo.
"Ancora una volta - osserva Taras - il comprensorio irriguo
della bassa valle è vittima di un grave disservizio che pone
pesanti interrogativi, non solo sulla condizione vetusta delle
reti idrauliche, ma anche sulla gestione amministrativa delle
dighe in capo a Enas. Questa emergenza dovrà trovare una rapida
soluzione per evitare che centinaia di imprese del territorio
paghino il prezzo più alto di scelte politiche discutibili,
messe in essere anni fa con riforme che hanno riorganizzato le
competenze nella gestione delle infrastrutture idrauliche in
Sardegna".
Nell'affrontare l'emergenza della bassa valle del Coghinas,
Taras ha ricordato come le situazioni di criticità siano,
purtroppo, presenti in tanti altri comprensori irrigui, uno fra
tutti, per rimanere nel nord dell'Isola, quello dell'invaso del
Monte Lerno, in territorio di Pattada. "La diga del Monte Lerno,
per ragioni di sicurezza decise da Enas, invasa oggi meno della
metà della sua capacità potenziale: circa 30milioni di metri
cubi invece dei 70 possibili. E questo perché da oltre 15 anni
si sarebbero dovuti fare dei lavori di manutenzione della diga
che ancora non si vedono. È chiaro che questa situazione di non
piena operatività nella raccolta delle acque e poi nella
distribuzione nei campi pregiudica le attività agricole e la
giusta programmazione che devono predisporre le imprese, nel
momento in cui decidono di avviare determinate colture nei
periodi dell'anno più opportuni".
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