Taglio del nastro e riapertura del
molo di Levante esterno: il porto di Arbatax ritorna, dopo anni,
alla sua completa operatività commerciale dopo l'incidente del
2020. Con un investimento di circa 400 mila euro, oltre al
prioritario ripristino della "briccola" danneggiata dall'urto
con il traghetto Bithia di Tirrenia, sono stati sostituiti tutti
i vecchi respingenti e sono state posizionate delle passerelle
amovibili per agevolare e rendere più sicure le operazioni degli
ormeggiatori nella fase di attracco.
Rimessa a nuovo anche l'intera area di imbarco con la
manutenzione del muraglione e il rifacimento dell'intera
segnaletica stradale. L'intervento consentirà di liberare dal
traffico commerciale la banchina di Levante interna, per
destinarla interamente alla nautica da diporto. Il comparto del
diporto potrà contare anche sui nuovi spazi nella Darsena
Cantieristica.
L'intero compendio portuale sarà inoltre a breve interamente
coperto da un sistema di videosorveglianza avanzato - finanziato
con fondi AdSP per ulteriori 600 mila euro - composto da 30
videocamere ad alta risoluzione. Altri interventi riguardano la
manutenzione straordinaria dell'impianto di illuminazione, la
ristrutturazione dell'edificio ex dogana (che ospiterà uffici
dell'AdSP), i lavori di consolidamento e sistemazione dei
piazzali del Molo di Ponente, il livellamento dei fondali del
bacino di evoluzione e la realizzazione dei nuovi scali di
alaggio sulla banchina di riva alla radice del molo di Ponente.
Opere - spiega l'Adsp - che, già nel prossimo triennio,
consentiranno l'innalzamento del livello qualitativo ed
operativo dello scalo per favorire l'avvio di nuovi collegamenti
di linea e lo sviluppo del mercato crocieristico.
"Il simbolico taglio del nastro odierno rappresenta un primo,
ma significativo, traguardo in poco più di due anni di attività
dell'ente nello scalo di Arbatax - spiega Massimo Deiana,
presidente dell'Authority - ripristiniamo ufficialmente la piena
operatività del molo di Levante esterno, incrementando, allo
stesso tempo, la sicurezza delle operazioni svolte dagli
operatori portuali. Da oggi, quindi, il porto riacquisisce la
sua naturale capacità di ormeggio liberando spazi importanti per
la nautica da diporto. È sicuramente la prima tessera di un
complesso mosaico di interventi che testimoniano la determinata
volontà dell'AdSP di potenziare lo scalo portuale della Sardegna
centro orientale".
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