Era al telefono con le forze dell'ordine mentre quell'uomo che aveva denunciato per stalking e minacce la seguiva lungo le strade di Carbonia. E parlava con la polizia anche quando lo stesso uomo al volante di un'auto si lanciava contro la sua, tentando di ucciderla. È accaduto ieri pomeriggio sulla strada statale 126, vittima una 45enne attualmente ricoverata all'ospedale Brotzu di Cagliari con fratture e traumi. In manette è finito Alessio Zonza, 53 anni, ex guardia giurata, arrestato dalla Squadra mobile di Cagliari con le accuse di tentato omicidio, atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento. L'uomo è piantonato all'ospedale Sirai di Carbonia, dove è stato ricoverato a seguito dell'incidente: ha una sospetta frattura del bacino e altre contusioni, non è in pericolo di vita.
Con il suo avvocato, Emilio Mameli, non ha parlato per spiegare cosa lo ha spinto a tentare di uccidere la sua ex: "Non è ancora in condizioni", fa sapere all'ANSA il legale. Il tentativo di femminicidio è avvenuto ieri pomeriggio anche se i problemi tra i due iniziano già nel 2022 quando, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Mobile, la loro relazione finisce. Da lì in poi Zonza avrebbe tormentato la donna fino a minacciarla e lei, preoccupata, decide di rivolgersi ai carabinieri.
La denuncia finisce in Procura a Cagliari e per l'ex guardia giurata arrivano un procedimento penale con un processo fissato per il prossimo giugno e un provvedimento di divieto di avvicinamento alla 45enne. Un deterrente che però non è servito a fermare la persecuzione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, negli ultimi mesi le minacce via telefono e con messaggi, ma anche i pedinamenti e gli appostamenti vicino al luogo di lavoro, ricominciano.
Una situazione insopportabile per la donna, che proprio ieri mattina si rivolge nuovamente alle forze dell'ordine e denuncia l'uomo seconda volta. Il tentato omicidio avviene poche ore dopo. La vittima è a bordo della propria Ford Fiesta quando incrocia per la prima volta l'Alfa 147 condotta da Alessio Zonza. Non una visione casuale, si accorge di essere seguita e chiama il Numero Unico 112 che gira la comunicazione al commissariato di polizia di Carbonia: "Mi sta seguendo", dice al telefono ai poliziotti. Viene subito inviata una volante, ma intanto il pedinamento prosegue.
Dopo alcuni chilometri tra le vie di Carbonia le due auto si ritrovano entrambe sulla statale 126, ma in direzione opposta: proprio in quel momento Alessio Zonza, secondo quanto ricostruito sia dagli investigatori della Mobile che dagli agenti della polizia municipale di Carbonia intervenuti per i rilievi, ha invaso la carreggiata opposta, schiantandosi frontalmente contro la Fiesta. Sul posto arrivano gli agenti del commissariato di Carbonia, il personale della Municipale, i vigili del fuoco e le ambulanze del 118.
La ferita viene trasportata al Brotzu e ricoverata nel reparto di neurochirurgia. Le sue condizioni sono gravi, i medici mantengono riservata la prognosi, ma non sarebbe in pericolo di vita: "È vigile e orientata nel tempo e nello spazio", dicono gli specialisti. Il 53enne è invece piantonato all'ospedale Sirai di Carbonia in attesa di essere trasferito nel carcere di Uta. A bordo dell'Alfa 147 i poliziotti hanno anche trovato un martello nascosto sotto il tappetino.
Gli investigatori della Mobile hanno recuperato diversi video di quanto accaduto a Carbonia e in almeno uno di questi sarebbero state immortalate le fasi dell'incidente: un filmato in cui ci sarebbero tutti gli elementi che confermano l'intenzione di Zonza di tentare di uccidere la donna.
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