Oristano ha celebrato il 25
aprile con due cerimonie nei luoghi simbolo che la città ha
dedicato alla memoria dei caduti e alla lotta di liberazione dal
nazifascismo.
Sono stati il sindaco Massimiliano Sanna, il presidente
dell'Anpi provinciale di Oristano Carla Cossu, il prefetto
Salvatore Angieri e l'amministratore straordinario della
Provincia Massimo Torrente, insieme alle altre autorità, a
ricordare il sacrificio di chi ha lottato per la Resistenza e
per la Liberazione.
Nel Parco della Resistenza, la prima cerimonia durante la
quale il sindaco ha sottolineato il significato del 25 aprile e
il sentimento che unisce l'intera Comunità attorno a questa data
fondamentale per la Repubblica: "Un sentimento che rinnoviamo
per non dimenticare quante e quanti, liberando l'Italia dalla
dittatura e dall'occupazione nazifascista, consentirono la
nascita della Repubblica democratica fondata su valori e simboli
immortali, come quelli sanciti dalla Carta costituzionale che
scrissero donne e uomini di straordinarie virtù. Democrazia,
diritti ed eguaglianza unificano tutte e tutti gli Italiani,
all'insegna della lotta di Liberazione e della sua 79/a
rievocazione - ha aggiunto -Questo luogo e questa insegna
riassumono perciò il valore identitario che unisce generazioni e
coscienze: le nostre, quelle di chi ci ha preceduto e ancor di
più quelle future. Tutto ciò non solo nel vivo ricordo
dell'amore per l'Italia e per la democrazia, ma anche perché
l'oblio non cancelli l'arroganza della dittatura azzerando i
soprusi di ogni forma di totalitarismo. Siamo grati all'Anpi che
incarna - in molte iniziative e circostanze - il senso autentico
del 25 Aprile, ricordandoci che anche la Sardegna contribuì con
supremo coraggio alla lotta di Liberazione e alla sconfitta del
tiranno nazifascista - ha concluso - Quella che celebriamo è una
festa della libertà, patrimonio della Nazione e quindi
dell'Italia repubblicana. Possa questa ricorrenza insegnarci a
tutelare - all'insegna dell'etica civile e della storia - la
pace, il benessere e la solidarietà collettiva che abbiamo
ereditato dalla Resistenza e che è nostro compito custodire,
consegnando tutto questo alle generazioni che verranno".
Nel corso della cerimonia sono stati letti i nomi dei
partigiani oristanesi che hanno combattuto per la Liberazione
dal nazifascismo.
La seconda cerimonia si è tenuta al Centro Giovani di Sa
Rodia, intitolato dal Comune a Flavio Busonera, medico
oristanese, socialista, martire della Resistenza, che per
rappresaglia fu condannato a morte e impiccato dal regime
fascista nel 1944.
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