Sabato 11 e sabato 25 maggio a
Cagliari prevenzione, sport e informazione si uniscono a medici,
pazienti, familiari e amici in un gioco di squadra per
affrontare il tumore. Anche quest'anno, dopo il successo delle
edizioni passate, ritorna "Tumori Femminili e Sport: Un calcio
al cancro".
L'iniziativa, giunta all'ottava edizione, è organizzata
dall'associazione "Mai Più Sole Contro il Tumore", in
collaborazione con Cittadinanzattiva Sardegna Odv Ets,
Fondazione Taccia Ets, Fidapa Bpw Italy sezione di Cagliari,
patrocinata da Regione Sardegna, Comune di Cagliari e sostenuta
dalla Fondazione di Sardegna.
L'evento si svolgerà in due momenti significativi: sabato 11,
dalle 9 al Teatro Carmen Melis a Cagliari si terrà il convegno
con il focus dedicato al tumore ovarico e alla centralità della
paziente; sabato 25 maggio dalle 16 al Centro sportivo Giuseppe
Belly (ex Campo Ossigeno) si scenderà in campo per il torneo
amatoriale di calcio a 5 femminile.
Il convegno, il cui responsabile scientifico è il professor
Antonio Macciò, offre 5 crediti Ecm ai professionisti di
numerose discipline mediche e ha l'obiettivo di informare e
sensibilizzare la popolazione femminile, sia quella sana, che
quella ammalata di tumore ovarico o a rischio di contrarlo. Il
tumore ovarico è ancora oggi uno dei cosiddetti "big killers"
tra le neoplasie ginecologiche (30%) e occupa il decimo posto
tra tutti i tumori femminili (3%): in Italia ogni anno colpisce
oltre 5.200 donne. L'informazione e la conoscenza dei sintomi
sono molto importanti perchè se il cancro dell'ovaio viene
diagnosticato nella fase iniziale, la sopravvivenza ai 5 anni
viene raggiunta dal 60% al 90% dei casi.
Tre le sessioni in programma, con interventi di numerosi
professionisti del settore, nella prima si parlerà della
chirurgia del tumore ovarico, delle nuove terapie e delle cure,
e della preservazione della fertilità. Nella seconda spazio al
ruolo della riabilitazione, al movimento e all'esercizio fisico
e agli stili di vita, compresa una tavola rotonda con
testimonianze toccanti di alcune pazienti iscritte alle
Associazioni coinvolte nel progetto. Nella terza e ultima
sessione di lavori si parlerà della genetica e delle prospettive
terapeutiche per combattere il carcinoma ovarico.
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