Bandiere e cartelli mostrati dai
bambini nelle strisce pedonali. Per chiedere maggiore attenzione
agli automobilisti davanti alle scuole. Flashmob per la
sicurezza stradale questa mattina in piazza in piazza Giovanni
XXIII.
A partire dalle 8, prima del trillo della campanella, la
protesta è scattata con attraversamenti pedonali continui degli
alunni degli elementari e medie di S.Alenixedda e Cima.
Obiettivo: percorsi casa-scuola più sicuri.
L'iniziativa è organizzata da genitori e volontarie
dell'associazione Donne in Bici e Micromobilità. "Proprio in
Piazza Giovanni XXIII - spiegano gli organizzatori- dove hanno
sede due scuole (oltre ad una parrocchia con annesso oratorio),
si è recentemente persa un'occasione preziosa con i lavori di
rifacimento del manto stradale eseguiti a dicembre. Invece di
apportare dei miglioramenti, ad esempio attraversamenti pedonali
ben visibili e magari un percorso di raccordo alla ciclabile di
via Dante, si è semplicemente rifatto tutto tale e quale a
prima, inclusi i parcheggi a ridosso degli attraversamenti
pedonali, che nascondono alla vista chi si accinge ad
attraversare".
Le richieste: procedere immediatamente alla messa in
sicurezza di tutti gli attraversamenti pedonalinelle vicinanze
delle scuole di ogni ordine e grado. E poi avviare dei tavoli di
consultazione per la sicurezza dei percorsi casa-scuola,
identificare entro il 2025 le strade più adatte per avviare una
sperimentazione delle prime strade scolastiche a Cagliari,
incentivare la mobilità attiva per i percorsi casa-scuola,
installando rastrelliere per biciclette davanti ad ogni plesso
scolastico, e valutando la possibilità di istituire percorsi di
"piedibus" o "bicibus", avviare campagne di sensibilizzazione
sulla mobilità sostenibile nelle scuole.
"Queste azioni- spiegano i promotori avrebbero il duplice
obiettivo di limitare il rischio di incidenti stradali e di
ridurre l'inquinamento nei luoghi in cui le nostre figlie e i
nostri figli passano una buona parte della loro giornata. La
qualità dell'aria di Cagliari è infatti peggiorata negli ultimi
anni, e non rispetta i nuovi, più stringenti parametri definiti
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità".
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