"Dalla magistratura non ho
ricevuto ancora nessuna notifica, nessun atto. Mi sono
confrontato con i vertici dei partiti che mi sostengono, a
livello romano, e tutti mi hanno impedito di dimettermi e mi
hanno chiesto di proseguire con la mia candidatura. Io, con il
cuore a pezzi, proverò a farlo". Gavino Mariotti, rettore
dell'Università di Sassari e candidato sindaco del centrodestra
alle amministrative dell'8 e 9 giugno, iscritto nel registro
degli indagati dell'inchiesta "Monte Nuovo", con l'accusa di
essere il promotore di associazione mafiosa e associazione
segreta, tira dritto per la sua strada.
Lo afferma, anche con le lacrime, nel corso di una conferenza
stampa convocata urgentemente per spiegare la sua posizione
nella vicenda, affiancato dal suo avvocato di fiducia, Luigi
Esposito, e abbracciato da tanti canditati che applaudono per
infondergli coraggio.
"Il momento è difficilissimo. Nella mia vita mai ho
approfittato di nessuna posizione. Su questa inchiesta, a oggi
non ho ricevuto ancora nessuna notifica, nessun atto, da parte
della magistratura. Non so di cosa sono accusato, se non dalla
stampa". Si blocca, piange, singhiozza. Rivolge un pensiero
alla mamma. Poi prosegue: "gli avvocati, gli amici, mi hanno
dato dei consigli, ma io ho voluto avere dei riscontri con i
partiti e con le liste civiche. Con responsabilità e con il
cuore a pezzi proverò ad andare avanti con la candidatura". E i
presenti lo abbracciano per dimostrargli solidarietà e
vicinanza.
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