Moria di pesci nella laguna S'Ena
arrubia nella zona di Arborea. E pescatori fermi, senza lavoro,
a causa della misteriosa epidemia che ha già ucciso oltre
centocinquanta chili di esemplari. L'allarme è stato lanciato
venerdì con il ritrovamento di avannotti morti vicino alla
peschiera. Sul posto solo intervenuti subito Forestale,
veterinari e Arpas. La causa? Proprio l'Arpas ha rilevato
mancanza di ossigeno. Ma i pescatori chiedono quali possono
essere le ragioni del danno ambientale che sta diventando
chiaramente anche economico per i 18 soci della Cooperativa
Sant'Andrea.
"L'ossigeno è al minimo, 0,3 - spiega all'ANSA il presidente
della coop Alberto Porcu - ma vorremmo sapere perché. Si stanno
ipotizzando tre possibili cause: un eccesso di acqua dolce dai
tre canali che sfociano sulla laguna. Ma potrebbe essere stato
scaricato anche qualche prodotto nocivo. Si sta parlando anche
di un'alga. Ma noi notiamo una macchia bianca che si sposta
nella laguna e che, dove passa, provoca morte. Abbiamo liberato
anche i pesci della peschiera proprio per evitare di farli
morire. Non ci resta che aspettare che magari il ricambio di
acqua possa migliorare la situazione".
Dalla perlustrazione dalle rive della laguna il risultato è
sempre lo stesso: centinaia e centinaia di pesci morti. "Il
segnale degli avannotti trovati venerdì - continua Porcu - era
abbastanza chiaro. Un danno che si aggiunge a un altro: da due
anni non possiamo pescare vongole a causa del granchio blu con
un mancato incasso di 60mila euro". Ora è impossibile lavorare.
"Non ci resta che aspettare", spiegano i pescatori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA