Fornire ai professionisti la
possibilità di approfondire aspetti microbiologici,
epidemiologici, diagnostici e terapeutici delle micosi invasive.
E' l'obiettivo dell'appuntamento "Update sulla diagnosi e
trattamento delle micosi profonde e sistemiche", in programma il
24 maggio, a partire dalle 9, nella sala conferenze della Camera
di commercio di Sassari. L'evento, organizzato dall'Associazione
Microbiologi clinici Italiani (Amcli) è stato patrocinato
dall'Aou di Sassari e dall'Università di Sassari.
Tre le sessioni in programma che vedranno i relatori
concentrarsi in una prima fase in una serie di dibattiti che
consentiranno di effettuare un inquadramento clinico delle
micosi nel paziente critico in Terapia Intensiva e in quello
oncoematologico. Quindi si metteranno in evidenza i meccanismi
di difesa del tratto respiratorio e si farà il punto sulle
polmoniti fungine. La seconda sessione aprirà il fronte alla
discussione sulle terapie e sull'aumento delle resistenze agli
antifungini mentre la terza si concentrerà in particolare sulle
polmoniti fungine, sulle cause e sul percorso diagnostico.
"Le infezioni fungine invasive - spiega Silvana Sanna,
dirigente della Microbiologia e Virologia dell'Aou di Sassari,
delegato regionale Amcli e responsabile scientifica dell'evento,
assieme a Gianluigi Lombardi della Microbiologia Clinica
dell'Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano
- sono, per frequenza, morbilità e mortalità associata, una
crescente preoccupazione per la salute pubblica globale. La loro
incidenza è in costante aumento ed è strettamente legata al
crescente numero di pazienti a rischio".
Si tratta di una situazione creata da molteplici fattori tra cui
principalmente terapie e interventi che compromettono il sistema
immunitario, trapianti di organi solidi o di midollo osseo,
infezioni virali severe del tratto respiratorio, diabete,
malattie croniche polmonari.
La recente pandemia da Sars-Cov 2 è stata associata ad un
aumento dell'incidenza delle infezioni fungine invasive in
comorbidità, causate soprattutto da Aspergillus, Mucorales e
Candida. "La diagnosi clinica di queste infezioni - afferma
ancora Sanna - è resa più complicata dalla sintomatologia spesso
aspecifica e sovrapponibile ad altre infezioni. La varietà delle
specie fungine coinvolte, la loro natura spesso opportunistica,
le problematiche diagnostiche e la crescente resistenza ai
farmaci antifungini, peraltro disponibili in numero limitato,
richiedono un costante aggiornamento, revisione dei percorsi
diagnostici e confronto tra le diverse figure professionali
coinvolte".
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