Non un rapporto istituzionale e formale ma un appuntamento fisso tra la presidente della Regione Alessandra Todde e i rappresentanti delle sigle sindacali. È ciò che emerso questa mattina durante il primo incontro convocato dalla governatrice e annunciato in Aula durante la discussione sulle sue dichiarazioni programmatiche, cui ha partecipato anche l'assessore dell'Industria, Emanuele Cani.
Archiviata la mancanza, sottolineata dalle sigle, di menzione nel documento di programma, tre ore di incontro con i confederali Cgil, Cisl e Uil (l'Ugl sarà ricevuta in giornata) hanno dato avvio a quello che la governatrice al termine dell'incontro, con i giornalisti, definisce "un rapporto strutturale che parte dalle linee guida che sono emerse nelle dichiarazioni programmatiche e dai documenti trasmessi dai sindacati".
"C'è un cambio di metodo - ha annunciato Todde - abbiamo condiviso la necessità di istituire un tavolo che si riunirà una volta al mese per coordinare le priorità, gli assessorati anche con un metodo inter-assessoriale, sulle diverse iniziative e soprattutto per poter dare priorità anche agli incontri e alle iniziative che si devono fare in maniera coordinata".
"Oggi abbiamo discusso a tutto tondo delle priorità - ha chiarito la presidente - l'acqua, l'energia, il lavoro, lo sviluppo, temi che sono in agenda in questo difficile passaggio che che la Sardegna sta affrontando. Ci sono tutte le condizioni per poter lavorare bene, in maniera costruttiva e soprattutto in maniera differente rispetto al passato".
CGIL, CISL E UIL. L'elenco è lungo: nelle tre ore di incontro con i sindacati, la presidente della Regione ha ascoltato una sintesi dei loro dossier e delle priorità indicate.
Le riassume Fausto Durante, segretario regionale della Cgil, al termine della riunione: "La sanità, le infrastrutture, i trasporti, la continuità territoriale, l'attuazione del principio di insularità, il lavoro stabile e di qualità, le questioni dell'industria, le tante vertenze aperte, i problemi delle energie e dei cuori industriali - sottolinea il leader sindacale - e la necessità di un grande patto tra la Regione e le parti sociali per il lavoro e la trasformazione sociale, economica e industriale della Sardegna, per la sostenibilità di domani".
Strada lunga e complicata per Francesca Ticca, segretaria della Uil: "Naturalmente i problemi sono tanti e le soluzioni bisogna trovarle - ha sottolineato ai giornalisti -. Ancora non ci sono, se solo si pensa alla soluzione sull'acqua, al periodo di siccità o alle cavallette che abbiamo dietro la porta. Siamo riusciti a condividere il fatto che una volta al mese la presidente si confronti con le parti sociali sui problemi e sullo sviluppo e la rendicontazione di quanto la Regione fa. È un primo passo, vediamo".
"Incontro positivo, ci siamo confrontati sul merito dei problemi - rimarca Pier Luigi Ledda, neo segretario della Cisl sarda -. È una situazione molto complicata quella che vive la Sardegna, ma noi siamo consapevoli che con un metodo di lavoro che metta al centro i problemi e i misuri, i risultati concreti, si può tracciare una soluzione. Le priorità riguardano la sanità, riguardano i trasporti, ma anche il rilancio dell'industria e dell'energia come elementi dai quali partire.
Faremo la nostra parte", assicura Ledda.
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