La Sardegna Film Commission nella
bufera per circa un milione di euro di debiti tra rimborsi
spese, contributi non erogati e fatture non pagate a fornitori
per 192 richieste complessive che si riferiscono alla direzione
dell'ex direttrice Nevina Satta, sostituita ora dalla
vicepresidente Michela Pirrigheddu. E' quanto scrivono i
quotidiani locali.
Le carte che sono state mandate, prima alla Regione e poi
alla procura e alla Corte dei Conti, riguardano una revisione
dello stato patrimoniale della Fondazione a consuntivo 2023. Un
monitoraggio retroattivo che avrebbe portato alla luce una
situazione di "debito presunto" e una "scarsa liquidità di
cassa",
La Fondazione ha chiesto alla Regione Sardegna, in qualità di
socio unico, un contributo straordinario di un milione mentre
l'Anac, l'autorità anticorruzione ha avviato un procedimento
sanzionatorio per mancata adozione del piano di prevenzione
della corruzione e della trasparenza dal 2022 al 2026.
"I numeri riportati sono ben differenti da quelli nei bilanci
approvati all'unanimità del Cda - è la replica di Nevina Satta
riportata dall'Unione Sarda - Nel corso della mia direzione, la
gestione economica è stata sempre trasparente e improntata a
legalità. Sono assolutamente certa del mio operato, sempre
coerente con gli anni precedenti, con modalità già oggetto di
approvazione del Cda". Satta dice infine che i numeri devono
essere letti nella loro interezza e non con proiezioni parziali
e volutamente frammentarie e suggestive, tali da cagionare gravi
danni alla mia professionalità".
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