C'è uno stretto legame fra il
servizio di ormeggio e la sicurezza della navigazione in ambito
portuale. E' quanto emerso a Olbia, nell'ambito dell'assemblea
itinerante dell'Associazione nazionale dei gruppi ormeggiatori e
barcaioli dei porti italiani (Angopi) dove è stato anche
riconosciuto il contributo dato dal nuovo Regolamento dell'Ue
sui servizi portuali per l'efficienza negli scari marittimi..
Durante i lavori è stato sottoscritto il rinnovo del
protocollo tecnico di intesa fra il comando generale del Corpo
delle Capitanerie di Porto e l'Angopi per la disciplina delle
attività di supporto alla gestione delle emergenze in mare.
L'appuntamento ha rappresentato un momento di riflessione sul
futuro dell'Unione europea, in una fase particolarmente delicata
della sua storia. L'evento - a cui hanno partecipato il
comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia
costiera, ammiraglio Nicola Carlone, il presidente di Assoporti,
Rodolfo Giampieri e la direttrice generale del Mit Patrizia
Scarchilli - è stato il primo appuntamento pubblico organizzato
dalla categoria degli ormeggiatori successivo all'approvazione
delle modifiche delle disposizioni contenute nel Regolamento
europeo per l'esecuzione del codice della navigazione, riferite
al servizio di ormeggio.
Come sottolineato dal presidente Angopi, Paolo Potestà, "il
novellato articolato è nel complesso finalizzato a migliorare la
professionalità degli ormeggiatori, segnando un vero e proprio
salto culturale rispetto al passato e consentendo di svolgere in
modo sempre più adeguato il delicato compito istituzionale loro
assegnato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA