Presentazione della lista davanti
al mercato di Santa Chiara per Claudia Ortu, 47 anni, alla sua
seconda esperienza politica: due anni fa il primo approccio con
la candidatura con Unione popolare alle politiche. Ora la nuova
discesa in campo con il sostegno di Potere al Popolo e Pci uniti
nella lista Cagliari Popolare-alternativa di classe.
Ortu, che apre ufficialmente oggi la campagna elettorale, è
ricercatrice all'Universitá di Cagliari, dipartimento Lettere,
lingue e beni Culturali, area Scienze dell'antichita',
filologico-letterarie e storico-artistiche. Giornalista
pubblicista, è stata eletta coordinatrice nazionale per la
Sardegna di Potere al Popolo. "Una lista che rappresenta un po'
tutta Cagliari - ha detto - dalle studentesse anche lavoratrici
a candidati nati all'estero, ma che ora sono italiani e
rappresentano la città che vorremmo vedere nel futuro. La
particolarità è che non ci sono solo residenti a Cagliari, ma
anche persone che abitano nella città metropolitana: lavorano
qui, passano gran parte del loro tempo nel capoluogo".
Prime (eventuali) mosse. "Il nostro primo atto? Una
ricognizione delle case date in affitto turistico nel centro
storico, in modo da poter avere un'idea dell'equilibrio che si è
trovato in questo momento e sistemare qualche peso per mettere a
posto qualche equilibrio: un quartiere che mette a disposizione
i suoi edifici a disposizione solo per il profitto che arriva
dal turismo non è un quartiere sano. L'idea della monocultura
turistica è molto miope perché prima o poi la città si
consumerà. La città la fanno i cittadini e le cittadine". E
ancora: "Puntiamo ai servizi gestiti direttamente dal Comune e
non dati in appalto e salario minimo di dieci euro orari per
chiunque lavori per il Comune sia direttamente sia
indirettamente".
Emergenza ambiente. "Vogliamo creare in città delle isole
verdi di resistenza climatica per non costringere le persone per
forza a comprare un condizionatore e spendere centinaia di euro
in bollette per contrastare le notti tropicali che si susseguono
sempre più frequentemente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA