L'emicrania è una malattia
complessa, una patologia neurologica che affligge milioni di
persone in tutto il mondo, con una prevalenza significativa tra
le donne. Spesso è sottovalutata e meriterebbe maggiore
attenzione, soprattutto per quanto riguarda le sue implicazioni
di genere. Il Centro cefalee della Clinica neurologica dell'Aou
Sassari aderisce lunedì 27 maggio alla seconda edizione
dell'Open day sull'emicrania organizzato dalla Fondazione Onda,
l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
In occasione della giornata, dalle ore 15 alle 16, si svolgerà
un convegno in videoconferenza gratuito e aperto a tutti dal
titolo "Emicrania, una malattia di genere".
"L'emicrania, in termini di prevalenza, rappresenta la
seconda forma più diffusa di cefalea - afferma il professor
Paolo Solla, direttore della Clinica neurologica dell'Aou di
Sassari - La sua peculiarità è costituita dal fatto che colpisce
spesso soggetti in età giovanile ed in maniera predominante il
sesso femminile".
L'Open day del 27 maggio rappresenta un'occasione per
approfondire la conoscenza su questa patologia, trovare nuovi
modi per affrontarla e sensibilizzare l'opinione pubblica
sull'importanza di un approccio personalizzato e consapevole.
"Spesso le donne che ne soffrono non fanno visite mediche
specifiche e di conseguenza non seguono una terapia adeguata.
Talvolta pensano che sia una cosa normale e non ne parlano
nemmeno con il medico di famiglia", afferma Francesco Zoroddu,
medico specialista nel trattamento delle cefalee e in
particolare dell'emicrania.
L'emicrania è una delle principali cause di disabilità a
livello globale, caratterizzata da attacchi ricorrenti di mal di
testa di intensità moderata o grave, spesso accompagnati da
sintomi come nausea, vomito e ipersensibilità alla luce e ai
suoni. "E' una patologia invalidante che può impattare
marcatamente sulla quotidianità dell'individuo e frequentemente
impedisce lo svolgimento delle attività, anche più semplici,
della vita di tutti i giorni", evidenzia Solla.
L'evento informativo approfondirà i motivi per cui
l'emicrania colpisce più duramente le donne e illustrerà i più
recenti e innovativi trattamenti terapeutici, compresi i farmaci
di nuova generazione. "Il nostro è l'unico centro prescrittore
del nord Sardegna che utilizza dal 2020 gli anticorpi
monoclonali, farmaci innovativi ed estremamente efficaci.
Seguiamo oltre 350 persone (di cui l'85% donne) con emicrania
estremamente disabilitante ad alta frequenza o cronica
farmacoresistente e attualmente molti sono in cura con la
terapia monoclonale - conclude Zoroddu - Nei nostri ambulatori,
in media, afferiscono 350 nuove persone all'anno per una prima
visita. Di queste, circa il 20% è in età evolutiva, rientra
nella fascia dai 4 ai 18 anni".
La partecipazione al convegno in videoconferenza è gratuita
ed è necessario registrarsi tramite la piattaforma Google meet
al link: https://meet.google.com/Wmr-KyeK-wza
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