Prima centrale operativa
territoriale della Asl a Nuoro. È stata inaugurata nella Casa
della Comunità San Francesco di via Demurtas al terzo piano. Una
sistemazione strategica: le sale sono attigue alla centrale di
tele-monitoraggio, che segue 450 pazienti affetti scompenso
cardiaco, monitorati costantemente nel proprio domicilio.
Finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, la
Cot di Nuoro farà da punto di coordinamento per l'altra
struttura territoriale a Macomer, che sarà disponibile entro
giugno. A regime la centrale svolgerà la funzione di
coordinamento della presa in carico dei pazienti e di raccordo
tra servizi e professionisti. Obiettivi: assicurare continuità,
accessibilità e integrazione dell'assistenza sanitaria e
sociosanitaria, assicurando gli standard di interoperabilità e
l'interfaccia con gli ospedali e la rete dell'emergenza-urgenza.
"Al momento - spiega Gianluca Doa, direttore della struttura
complessa Qualità, Governo Clinico e Gestione dei Processi
Clinici e Logistici dell'ASL di Nuoro - partiremo con la
tipologia di transizione ospedale-territorio, che ci permetterà,
tra le altre cose, di gestire in maniera informatizzata le
dimissioni protette ospedaliere: strumento indispensabile per
garantire la continuità delle cure ai pazienti fragili, affetti
da malattie croniche e degenerative".
In caso di dimissioni "difficili" di un anziano o di un
paziente fragile, per il quale, alla dimissione, si prevede la
necessità di supporto sanitario-sociale, l'ospedale San
Francesco indirizza la continuità delle cure e individua gli
elementi per identificare la struttura o il servizio più
appropriato. "L'entrata in funzione della Cot - commenta il
direttore generale, Paolo Cannas - peraltro in sinergia e
continuità con il nostro fiore all'occhiello della Centrale di
tele-monitoraggio, con la Telemedicina e ora il Metaverso appena
avviato in via sperimentale nella sanità penitenziaria,
rappresenta un altro traguardo verso la auspicata sanità di
prossimità".
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