Uno dei rapaci soccorsi dal Corpo
Forestale nei giorni scorsi è stato liberato nel Parco regionale
di Molentargius dal personale della Stazione di Cagliari. Si
tratta del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) recuperato
nell'area di Molentargius e ricoverato per le cure nel Centro
regionale recupero fauna selvatica di Monastir dell'agenzia
Forestas.
Il falco, un esemplare maturo, dotato di un'apertura alare di
130 centimetri, non presentava traumi ma era semplicemente
stremato dal lungo viaggio migratorio per la nidificazione
dall'Africa verso l'Europa. Appena liberato, l'esemplare ha
ripreso il volo senza alcun problema.
Generalmente il falco pecchiaiolo predilige la rotta
migratoria della Sicilia e Calabria attraverso lo stretto di
Messina. Proprio in quelle aree, insieme ad altre specie di
rapaci è minacciato da illegali e intensi abbattimenti da parte
dei bracconieri, contrastati mediante campi di sorveglianza
realizzati con il contributo degli ambientalisti.
Il salvataggio del rapace in Sardegna, reso possibile grazie
al contributo dei cittadini, è significativo per la
conservazione di questa specie, protetta dalla direttiva uccelli
della Unione europea, dalla Cites e dalle convenzioni di Berna e
di Bonn.
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