(di Stefano Ambu)
Il mercato sardo delle
costruzioni è ancora in crescita. Bene le case (più 5,2%), ma il
vero motore della espansione è rappresentato dalle opere
pubbliche con un incremento del 21,7%. Bene anche il non
residenziale (+4,4%), tiene anche il mercato immobiliare
(+4,9%). Nel 2023 il volume d'affari è stimato in 7,983 miliardi
di euro (+6.5%) e + 7,5% gli investimenti sul 2022, 6,5 miliardi
relativi a investimenti e 1,5 miliardi destinati alla
manutenzione ordinaria.
Ma si intravedono le prime crepe su presente e futuro: pesano
la perdurante incertezza geopolitica globale le riduzioni dei
bonus sulle riqualificazioni. In base alle prime stime per il
2024 il settore delle costruzioni regionali dovrebbe attestarsi
su un valore di 7,5 miliardi di euro, per effetto di una
contrazione che in termini reali è pari al -6,4%, con gli
investimenti che si contraggono dell'8,1%. È quanto emerge dal
report di Cna sul mercato delle costruzioni in Sardegna.
"Lo scenario previsionale sull'andamento del mercato nei
prossimi anni - hanno spiegato Francesco Porcu e Antonello
Mascia, rispettivamente segretario e presidente di CNA
costruzioni- è legato principalmente alle politiche di parte
pubblica riguardante da un lato la spesa fiscale per gli
interventi di riqualificazione residenziale (cosa farà il
governo per rispondere alle nuove direttive Europee?), del buon
utilizzo delle risorse per le opere pubbliche messe in campo da
qui al 2026 e oltre. Su questo fronte molto dipenderà
dall'avanzamento dei cantieri in atto e dall'avvio di quelli in
programma". I problemi? "Vincoli burocratici - spiegano i
vertici dell'associazione - inadeguatezze gestionali, tensioni
sul fronte dell'offerta, rincari delle quotazioni delle materie
prime, ma soprattutto difficoltà, per le imprese di trovare
manodopera e maestranze qualificate".
Rispetto al 2019 è Nuoro a registrare la crescita più
importante +46%, grazie agli investimenti in infrastrutture.
Segue Oristano, +43%, trainata da infrastrutture e segmento
abitativo. Sassari, con +41% e sostenuta dal residenziale
abitativo, precede Cagliari e Sud Sardegna, +33,7%. Il 48% della
produzione regionale è appannaggio di Cagliari e Sud Sardegna,
con 3,8 miliardi. Seguono Sassari con 2,6 miliardi e il 33% del
totale. Nuoro e Oristano si dividono le restanti quote,
rispettivamente con 910 e 640 milioni.
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