Il Tribunale civile di Cagliari,
dopo una causa di sette anni, ha respinto le richieste di
Abbanoa - il gestore unico dell'acqua in Sardegna - contro
l'Adiconsum.
Abbanoa aveva chiesto un risarcimento complessivo da 5,4
milioni di euro per danni di immagine subiti - ricorda
l'Adiconsum - ma ora dovrà anche risarcire all'associazione dei
consumatori le spese legali sostenute per la causa.
Nel mese di aprile 2017 Abbanoa citò in giudizio Adiconsum
Sardegna dinanzi al Tribunale civile di Cagliari, chiedendo un
risarcimento complessivo da 5,4 milioni per presunti danni di
immagine subiti dall'azienda. Il Tribunale ora ha rigettato
tutte le domande di Abbanoa , condannando la società al
pagamento delle spese di lite. In particolare, il Tribunale ha
accertato che le domande di Abbanoa non hanno trovato alcun
riscontro nei documenti offerti dalla stessa società in quanto
le dichiarazioni rese alla stampa o riportate dai giornali hanno
avuto finalità informativa e non hanno avuto carattere
diffamatorio come asserito da Abbanoa.
"Con questa sentenza il Tribunale sconfessa e punisce il
tentativo di Abbanoa di zittire gli utenti sardi e le proteste
contro disservizi e mala-gestione del servizio idrico - commenta
il presidente regionale dell'associazione, Giorgio Vargiu -. Una
sonora sconfitta che rappresenta anche un costo non indifferente
per la società, che dovrà risarcire la nostra associazione con
oltre 18mila euro di spese processuali. Soldi dei cittadini che
avrebbero potuto essere utilizzati meglio se l'azienda non si
fosse avventurata in una causa legale temeraria che peraltro,
con l'Accordo sottoscritto con Adiconsum il 17 settembre 2019,
aveva preso l'impegno di abbandonare, impegno non mantenuto -
stigmatizza Vargiu - per tale motivo stiamo valutando la
presentazione di un esposto alla Corte dei Conti affinché si
accertino possibili responsabilità per danni erariali derivanti
dalla condotta dell'allora management di Abbanoa che ha avviato
l'azione legale sonoramente bocciata dal Tribunale".
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