Taglio del nastro e benedizione a
Cabras per l'inaugurazione della strada di accesso all'area
archeologica di Tharros, a San Giovanni di Sinis. Il cantiere,
durato tre giorni, dal 17 al 19 giugno, è stato preceduto da una
serie di interventi partiti a marzo. Durante i lavori è stata
rinvenuta anche la base dell'acquedotto romano che portava
l'acqua alla città di Tharros.
Sul versante dell'accessibilità già lo scorso anno il Comune
aveva garantito la possibilità di raggiungere la spiaggia in
sicurezza attraverso la realizzazione delle scalette in legno di
discesa e risalita che oggi sono raccordate tra loro proprio
dalla nuova strada. "Ci troviamo in uno dei luoghi più
suggestivi del territorio di Cabras - ha detto il sindaco Andrea
Abis - un'area abitata e vissuta da millenni, luogo di scambi
culturali e di approdo per i popoli che solcavano il Mar
Mediterraneo. Abbiamo il dovere di custodire questi luoghi,
tutelarli e renderli sempre più sicuri e accoglienti. Oggi
abbiamo fatto un grande passo avanti per il raggiungimento di
questo obiettivo, garantendo la funzione della tutela
ambientale, di riqualificazione paesaggistica e di accessibilità
all'area archeologica attraverso un camminamento che si presenta
di qualità e che si adatta perfettamente al paesaggio
circostante".
"La strada - ha spigetao l'assessore ai Lavori pubblici
Enrico Giordano - è stata realizzato con asfalto ecologico a
base vegetale. A garanzia della sicurezza dei pedoni la parte
percorribile a piedi è stata separata da quella veicolare,
attraverso un'aiuola con essenze della macchia mediterranea.
L'intervento nel suo complesso prevede una spesa totale di quasi
un milione di euro. In questi giorni si procederà con
l'installazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica
che illuminerà la via pedonale. Da oggi si potrà riprendere con
le visite all'area archeologica".
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