È stata concentrata sulla legge che prevede il differimento delle elezioni degli organi provinciali e delle città metropolitane la mattinata di lavori in Consiglio regionale, approvata all'unanimità da tutte le forze politiche dopo un dibattito che ha visto in particolare gli interventi dell'opposizione. La norma sposta il termine delle elezioni dal 30 giugno 2024 al 30 aprile 2025. Bocciato un emendamento del consigliere Alberto Urpi che apriva il percorso per le elezioni dirette, e non di secondo livello come previsto attualmente dalla legge nazionale. L'Aula ha potuto così cominciare l'esame del ddl 15 della giunta sulla sospensione della realizzazione di impianti da energia rinnovabile solo in tarda mattinata con le relazioni di maggioranza e opposizione, affidate a Roberto Li Gioi (M5s) e Stefano Tunis (Sardegna al centro 20venti-Udc). I lavori riprenderanno alle 16.30 con l'avvio della discussione generale che proseguirà domani a partire dalle 10. L'opposizione ha già annunciato la presentazione di una settantina di emendamenti sui quali i consiglieri del centrodestra non risparmieranno gli interventi: "nessun ostruzionismo, ma volontà di dialogare e avanzare proposte concrete", hanno precisato.
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