Il commando di circa una ventina
di malviventi che ieri sera hanno assaltato la sede della
Vedetta 2 Mondialpol alla periferia di Sassari sono riusciti a
impossessarsi "solo di una parte del denaro contante presente in
sede e non del contenuto del caveau - il locale blindato, che
costituisce il cuore dell'edificio - che non è stato espugnato".
Lo precisa la stessa Mondialpol in una nota nel quale fa sapere
che "i sistemi di sicurezza hanno complessivamente retto alla
violenza dell'attacco".
"Nonostante l'utilizzo di mezzi meccanici motorizzati, armi
tipo kalashnikov, giubbotti antiproiettili e un'organizzazione
curata nei minimi dettagli, l'azione criminale è stata contenuta
grazie alla prontezza del nostro personale che, anche sotto la
pressione del fuoco nemico e della guerriglia, è riuscito a
mettere in atto le procedure di emergenza appositamente
progettate per fronteggiare situazioni straordinarie come quella
di venerdì sera", fa sapere l'azienda.
"Nel contenimento dei danni hanno giocato un ruolo
fondamentale le nostre procedure, affinate nel corso di quasi
cento anni di storia, e la preparazione del nostro personale che
ogni anno partecipa a migliaia di ore di formazione tra corsi
obbligatori e aggiuntivi - si legge ancora nel comunicato - Le
prossime ore saranno fondamentali per ricostruire esattamente
cosa è successo, stiamo collaborando con le autorità per fornire
tutto il supporto possibile alle indagini". Secondo quanto
appreso, infatti, i vertici della Mondialpol sono da questa
mattina a Sassari per un sopralluogo nella sede di Caniga: nelle
prossime ora verrà anche quantificata l'entità del bottino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA