A partire da luglio, entreranno
in vigore i nuovi orari estivi nei Musei Civici di Cagliari.
La Galleria comunale d'arte nei Giardini Pubblici e il
Palazzo di Città osserveranno infatti le seguenti aperture: dal
martedì alla domenica dalle 10 alle 20 con orario continuato,
con chiusura settimanale il lunedì. Resta invece invariato
l'orario del Museo di arte siamese Stefano Cardu, visitabile
sempre dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10
alle 18.
Tra le mostre più importanti di questa estate sarda, al
Palazzo di città di Cagliari è ospitata fino al prossimo 6
ottobre "Robert Capa, le fotografie 1932-1954", una grande
retrospettiva dedicata al celebre fotografo Robert Capa (1913 -
1954), considerato il padre del fotogiornalismo moderno. In
collaborazione con Silvana Editoriale e con il contributo della
Fondazione di Sardegna, è curata da Marco Minuz. Grazie alla
collaborazione dell'agenzia Magnum Photos di Parigi riunisce 110
fotografie, garantendo così un percorso antologico completo.
Sono presenti in mostra tutte le principali esperienze che
caratterizzano il lavoro del fotografo ungherese, naturalizzato
statunitense: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola,
l'esperienza bellica fra Cina e Giappone, la Seconda guerra
mondiale con la liberazione dell'Italia fino a Montecassino, lo
sbarco in Normandia (di cui quest'anno si ricorda l'ottantesimo
anniversario), l'avanzata alleata fino a Berlino, la Russia del
secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine,
il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel
1954, per il desiderio di scattare a pochi metri dai campi di
battaglia, fin dentro il cuore dei conflitti. Il visitatore non
trova unicamente testimonianze di eventi drammatici,
riconducibili alla sofferenza della guerra: la mostra, infatti,
esplora il rapporto del fotografo con il mondo della cultura
dell'epoca, con ritratti di celebri personaggi come Pablo
Picasso, Ernest Hemingway, Truman Capote e Henry Matisse,
mostrando così la sua capacità di penetrare in fondo nella vita
delle persone immortalate.
Nella Galleria Comunale dei Giardini pubblici, fino al 3
novembre invece si potrà visitare Bisus: la memoria e l'ombra
del tempo, personale di Gabriella Locci, a cura di Olga Scotto
di Vettimo. Il percorso espositivo è concepito come un focus
sugli ultimi quindici anni di sperimentazione e comprende
xilografie, tecniche calcografiche e pitture, all'interno di uno
spazio, quello della Sala centrale della Galleria Comunale
d'Arte, che ospita ciclicamente diversi artisti. Nella sala si
trovano tre grandi opere che dominano, accolgono e intessono uno
stretto dialogo con lo spazio che viene trasformato in una
grande installazione. A queste si accompagnano opere piccole che
continuano in maniera puntuale tutto il discorso sulla Memoria,
sul Tempo e sulla visionarietà (Bisus).
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