Nuovo allarme per la crisi idrica
in Baronia, territorio che già oggi vede ristretezze nei consumi
che non siano quelli delle famiglie. A lanciarlo è il
consigliere comunale di minoranza di Posada Giorgio Fresu, che
avanza una serie di proposte per far fronte all'emergenza
chiedendo che Regione e amministrazioni comunali valutino nuove
opportunità: "La crisi idrica si acuisce di giorno in giorno
senza che vengano adottate soluzioni immediate ed efficaci e noi
non abbiamo tempo: a breve, salvo miracoli meteorologici, la
diga di Maccheronis si trasformerà in una fanghiglia che renderà
difficile anche la potabilizzazione - spiega l'amministratore -
Le campagne soffrono e si rischia una vera ecatombe per gli
agricoltori e gli allevatori. Non si può affrontare un'emergenza
di questa portata solo con le autobotti e qualche pozzo".
Il consigliere propone quindi "di attingere l'acqua di
sorgente dalle cave dismesse dí Buddusò e Ala' dei Sardi, che
contengono milioni di metri cubi d'acqua. Queste risorse, con un
semplice intervento, potrebbero essere riversate verso il fiume
che alimenta il Rio Posada, per concludere la corsa nella diga
di Maccheronis. Si attivi un tavolo con le amministrazioni e la
Regione e si valuti questa opportunità", conclude Fresu
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