"Bene che la Regione Sardegna
abbia finalmente preso coscienza del problema gravissimo degli
aeroporti sardi che, da pubblici e in mano agli imprenditori
locali, dovrebbero diventare privati e sotto il controllo di
fondi internazionali, secondo i desideri, sempre più sbiaditi,
dell'attuale governance della Camera di Commercio. E bene anche
che la Regione sia più presente all'interno della compagine
azionaria". Lo dichiarano Alberto Bertolotti, presidente di
Confcommercio Sud Sardegna, e Fausto Mura, presidente di
Federalberghi Sud Sardegna, da sempre contrari al progetto di
fusione degli scali.
"Questo, ovviamente, non muove di un millimetro né la
sostanza né la forma di quanto stiamo discutendo da anni: la
(eventuale) dismissione delle azioni della Camera di Commercio
va eseguita con procedura pubblica, trasparente, rispettosa
della normativa europea e nazionale. Non si compra un aeroporto
con lo stesso aplomb che si utilizza per comprare del pesce al
mercato di Via Quirra, tuonano
Confcommercio e Federalberghi che "proseguiranno ad esercitare
il proprio ruolo di consiglieri camerali (anche se inascoltati,
privati dei verbali e delle prerogative di controllo) e di
proprietari, pur infinitesimali, di Sogaer. E se anche una sola
azione di Sogaer dovesse essere ceduta a terzi, lo sarà a
seguito di una gara internazionale. Ne stiano certi tutti".
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