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Autonomia: assemblea sarda verso il No, 'elimina la specialità'

Autonomia: assemblea sarda verso il No, 'elimina la specialità'

Dal 9 luglio mozioni per il referendum in 5 Consigli regionali

CAGLIARI, 05 luglio 2024, 13:09

Redazione ANSA

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"Abbiamo costituito un coordinamento con i cinque presidenti dei Consigli regionali interessati e coscienti dei rischi dell'autonomia differenziata, per deliberare entro il 30 luglio nei singoli Consigli regionali una mozione che chiede il referendum alla Corte Costituzionale".
    Lo ha ribadito il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, e segretario del Partito democratico nell'Isola, Piero Comandini, a margine della presentazione del comitato sardo per il No alla norma targata Lega.
    "L'autonomia differenziata significa cancellare la nostra specialità - chiarisce -, significa cancellare il nostro Statuto speciale e tutte quelle conquiste che in questi anni abbiamo fatto in termini di diritti per la mobilità, per l'istruzione e per una sanità uguale a tutti i cittadini". Le tappe sono serrate: comincerà l'Emilia Romagna il 9 luglio, poco prima delle dimissioni del suo presidente Stefano Bonaccini, poi via via le altre Regioni in modo da poter far ricorso all'articolo 75 della Costituzione, che prevede la possibilità di indire referendum abrogativi se cinque Consigli regionali deliberano in tal senso, scongiurando la raccolta di 500mila firme.
    Ma "la battaglia non si vince soltanto con l'impegno del Consiglio regionale - sottolinea Comandini alla platea riunita nella sede della Cgil a Cagliari -, si vince con una grande mobilitazione di donne, uomini, persone, lavoratori, perché deve essere ben chiara la posta in campo: quello che stiamo rischiando e che rischiano non solo i lavoratori, ma tutti, dai pensionati agli studenti, relativamente ai servizi e alle opportunità".
    "L'autonomia - attacca il presidente dell'Assemblea sarda - di fatto elimina le Regioni a statuto speciale, vuole riportare tutte a essere ordinarie". Comandini punta a non chiudere la lotta "nel recinto del centrosinistra", ma vuole allargare anche "alle altre Regioni a guida di partiti dell'attuale maggioranza di governo, che hanno già espresso critiche".
    Al lancio del Comitato sardo per il No anche la deputata sarda di Avs, Francesca Ghirra: "Io penso che la battaglia contro l'autonomia differenziata debba aiutarci a svegliare le coscienze rispetto al disegno generale che questo governo sta portando avanti nel nostro paese - sottolinea la parlamentare - e confido che tutti noi possiamo impegnarci, non solo per raccogliere le firme, ma per sensibilizzare la cittadinanza verso i rischi e le riforme che si stanno portando avanti, che possono compromettere il Paese, ma soprattutto la Sardegna".
   
   

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