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Diabete, Sardegna ha incidenza più alta al mondo tra i bambini

Diabete, Sardegna ha incidenza più alta al mondo tra i bambini

Studio diabetologi Microcitemico, 74 nuovi casi ogni 100mila

CAGLIARI, 10 luglio 2024, 18:26

Redazione ANSA

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Un triste primato per la Sardegna, che presenta attualmente l'incidenza di diabete tipo 1 più alta al mondo in età pediatrica. Sono 74 ogni 100mila bambini per anno i nuovi casi di diabete nell'Isola, un valore 4-5 volte superiore a quello delle altre regioni italiane.
    Segue a distanza la Finlandia con 52 nuovi casi ogni 100mila per anno. La zona più interessata è quella del Medio Campidano seguita dal Sulcis Iglesiente. "In quattro anni in Sardegna sono stati diagnosticati 512 nuovi casi di diabete tipo 1 nei bambini di età inferiore a 15 anni. L'età media di esordio è stata di 8,9 anni con un maggior interessamento dei soggetti di sesso maschile. Purtroppo, il 26% di questi bambini ha avuto un esordio con chetoacidosi, una pericolosa complicanza del diabete, che ha conseguenze importanti a lungo termine", spiega il direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Diabetologie Pediatrica del Microcitemico, Carlo Ripoli.
    Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Diabetes Research and Clinical Practice con i nuovi dati sull'incidenza del diabete mellito di tipo 1 in Sardegna relativi al periodo 2019-2022. Il lavoro è stato coordinato dallo stesso dott. Ripoli e dalla dott.ssa Maria Rossella Ricciardi con la collaborazione di tutte le strutture di diabetologia pediatrica regionali e della Federazione Italiana Medici Pediatri Sardegna (FIMP).
    "Questi dati sono molto importanti per l'esecuzione dello screening del diabete tipo 1 - conclude Ripoli - già iniziato come studio pilota in Sardegna e in altre tre regioni italiane su un numero ridotto di bambini, ma che dal 2025 sarà esteso a tutta la popolazione pediatrica italiana, come previsto dalla legge 130/2023".
    "L'Azienda punta, data l'alta incidenza, sia di poter curare i nostri pazienti sia di fare ricerca per trovare soluzioni che possano rendere la loro vita qualitativamente superiore", afferma il direttore generale della Asl di Cagliari, Marcello Tidore.
   

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