Si intensifica la lotta agli
incivili che, irrispettosi dell'ambiente, abbandonano i rifiuti
creando piccole discariche, anziché conferire correttamente nel
funzionale Ecocentro comunale di Sant'Antioco. Grazie alla
collaborazione della ditta che gestisce il servizio di Igiene
Urbana, la polizia locale ha infatti denunciato due cittadini
per due distinti casi di abbandono di rifiuti: in entrambi,
nell'ambito delle funzioni ispettive di tutela ambientale, sono
stati aperti i sacchi di immondizia abbandonati e rinvenuti
indizi che hanno condotto ai presunti responsabili,
successivamente deferiti all'Autorità Giudiziaria per gli
adempimenti di propria competenza.
"Faccio un appello al senso civico e alla responsabilità di
tutta la comunità di Sant'Antioco - commenta il sindaco Ignazio
Locci - per mantenere in salute la nostra isola, per preservarne
il decoro, occorre che tutti facciano la propria parte. Chi non
adempie al proprio dovere è una piccola parte: una porzione
minima che tuttavia crea danni enormi, sia all'ambiente, sia
all'immagine della nostra terra. Per questo chiedo la
collaborazione di tutti, anche segnalando ai nostri uffici, alla
Polizia Locale, alla Compagnia Barracellare, i comportamenti
ritenuti scorretti".
L'abbandono dei rifiuti è oggi considerato reato penale: la
vecchia sanzione amministrativa da 300 a 3.000 euro ha lasciato
spazio all'ammenda che va da 1000 a 10.000 euro, con pena
raddoppiata se si tratta di rifiuti pericolosi. "Deve essere
chiaro - prosegue il Sindaco - che noi non abbiamo alcuna
intenzione di tollerare in silenzio il comportamento scorretto
di chi, senza alcuna remore, decide di liberarsi dei propri
rifiuti, siano essi mobili, materassi, sacchi colmi di
immondizia, nelle strade quanto in aperta campagna, anziché
smaltire correttamente e gratuitamente presso il nostro
Ecocentro comunale, che svolge un servizio eccellente e in
questa stagione è peraltro aperto tutti i giorni, domeniche
comprese. La nostra battaglia prosegue incessante con l'utilizzo
delle telecamere posizionate nel tessuto urbano, delle foto
trappole ma anche, come già detto, con il ricorso al banale ma
altrettanto efficace metodo dell'apertura delle buste
abbandonate".
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