La Corte costituzionale salva le
norme del cosiddetto Piano casa della Sardegna contenute nel
collegato alla Manovra finanziaria del 2023 - una sorta di legge
omnibus in cui erano inserite anche le norme sui tetti di spesa
sanitaria giudicate legittime proprio ieri - volute dall'allora
maggioranza di centrodestra, guidata da Christian Solinas. Il
governo aveva impugnato sette degli articoli contenuti nel capo
dedicato all'assetto territoriale, in particolare dedicate al
recupero del patrimonio edilizio e urbanistica.
Le norme contestate dall'esecutivo nazionale riguardavano in
particolare le modifiche sul recupero di sottotetti,
seminterrati, soppalchi e locali al piano terra. In sostanza la
Consulta ha confermato la possibilità, nei centri storici, ma
anche nelle zone residenziali e in quelle agricole, di rendere
abitabili sottotetti e mansarde secondo le condizioni
specificate dal provvedimento sull'altezza minima. Cassate dalla
Consulta solo alcune formulazioni non di sostanza.
Dichiarate inammissibili o non fondate le altre eccezioni di
illegittimità costituzionale rilevate dal governo. Così come
restano in piedi, anche perché nemmeno impugnate dall'esecutivo
Meloni, le norme, inserite attraverso un emendamento
dell'ultim'ora che aveva fatto discutere: consentono incrementi
volumetrici e ampliamenti agli alberghi, anche nella fascia
vincolata dei 300 metri dalla battigia con l'obiettivo di
riqualificare le strutture ricettive sulle coste.
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