Parte dalla Sardegna la prima
azione pilota del progetto nazionale "Clima dentro". Previsto
un programma di formazione per aziende e negozi di vicinato per
fare scattare un primo soccorso 'emotivo' in caso di violenza
domestica.
"Noi siamo abituati ad avere la cassetta di pronto soccorso
aziendale o all'interno delle nostre case - ha spiegato Federica
Caria, presidente di Confcommercio Green, durante la conferenza
stampa di presentazione del progetto nella sede di Confcommercio
Sud Sardegna -. La stessa cassetta degli attrezzi viene a
mancare oggi se emerge un campanello d'allarme davanti a una
persona (le statistiche oggi ci parlano con grande prevalenza di
donne) che in un luogo di lavoro o di aggregazione come un
negozio o la bottega accanto a casa, manifesta atteggiamenti che
possono ricondurre a una violenza".
Confcommercio inaugura per la prima volta in Italia Clima
Dentro progetto di "Primo soccorso emotivo per aiutare le
persone che subiscono o agiscono maltrattamenti in ambito di
violenza domestica" con la prima azione pilota che parte dal 5
agosto con le iscrizioni alla formazione che inizierà a
settembre a Guspini: tre appuntamenti formativi in aule verdi.
Subito dopo prenderà il testimone Cagliari, poi la diffusione m
su tutto il territorio nazionale.
L'Enial di Guspini metterà a disposizione i locali per la
formazione. Un sostegno e patrocinio importante arriverà dal
Rotary club Cagliari Nord con la sua presidente Claudia
Rabellino. "Il Rotary ha tra le sue priorità quella di
promuovere la pace contrastando ogni forma di violenza, per
creare un futuro equo e sostenibile. Viviamo in una società
nella quale la violenza di genere è un fenomeno endemico e che
ci invia preoccupanti segnali di indifferenza: spesso si filma
voyeristicamente il dolore senza intervenire per aiutare chi è
in difficoltà. Possiamo salvarci solo coltivando quell'empatia
che è alla base della solidarietà, ecco perché l'idea del "primo
soccorso emotivo" può fare la differenza".
Per il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto
Bertolotti, "le aziende hanno non solo il dovere ma anche
l'opportunità di integrare la lotta alla violenza domestica, con
la conoscenza di cosa è di come si previene e la promozione dei
diritti. Una strategia aziendale sostenibile, che contribuisce
così a costruire una comunità solidale più sicura sostenibile a
partire dalla famiglia".
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