Trecento volontari, nove campi base attivati nell'Isola per un totale di 87 interventi di spegnimento di incendi boschivi dal 29 giugno al 31 luglio scorsi. Sono i numeri sardi del progetto di gemellaggio tra le Regioni promosso dal dipartimento di Protezione civile nazionale per rafforzare le strutture operative destinate alle attività di vigilanza e lotta attiva al fuoco.
I 300 volontari impegnati nell'Isola arrivano dalla Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e dall'Associazione nazionale Alpini: resteranno fino al 25 agosto e si avvicenderanno per supportare le organizzazioni di volontariato locali, il corpo forestale e di vigilanza ambientale, Forestas e le compagnie barracellari nelle attività di spegnimento.
Il punto sul progetto che ha tagliato metà del percorso, è stato fatto oggi in un incontro a Cagliari con l'assessora regionale dell'Ambiente Rosanna Laconi, i direttori generali della Protezione civile della Sardegna, Mauro Merella, e del Friuli-Venezia Giulia, Amedeo Aristei, e il presidente del volontariato di protezione civile della Sardegna Emilio Garau.
I nove campi base sono stati attivati a Monastir, Villacidro, Sinnai (due campi), Assemini, Isili, Bonorva, Santa Teresa di Gallura e Macomer: in totale fino al 31 luglio sono stati 87 gli interventi di spegnimento ai quali hanno partecipato i volontari, con oltre 200 attività di pattugliamento.
Nella precedente edizione del progetto, le attività erano state concentrate sull'area della ex Provincia di Cagliari, quest'anno, forti dell'esperienza positiva del 2023, si è deciso di estendere questo supporto a tutta la Regione.
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